L'Epistolario di Pier della Vigna
Rubbettino Editore
A cura di D'Angelo E.
Coordinamento di Edoardo D'Angelo.
Soveria Mannelli, 2014; br., pp. 1160, ill., cm 14,5x22,5.
(Fonti e Studi. Nuova Serie. 1).
collana: Fonti e Studi. Nuova Serie
ISBN: 88-498-4025-X
- EAN13: 9788849840254
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Testo in:
Peso: 1.39 kg
La collana "Fonti e Studi", nuova serie, del Centro Europeo di Studi Normanni (CESN), si apre con il cosiddetto "Epistolario di Pier della Vigna". Silloge "postuma", l'"Epistolario" è documento di eccezionale rilievo per la storia e la cultura dell'autunno del Medioevo europeo, di una stagione cioè di contraddizioni tra il dissolversi del vecchio mondo e il lento affacciarsi del nuovo, di scontro tra le ormai declinanti 'potestà universali', Impero e Papato, e di affermazione sulla scena di nuovi protagonisti, Regni e Comuni. Federico II, signum contradictionis, di quel tempo travagliato fu interprete, magnifico e tragico, avendo al suo fianco Pier della Vigna - giurista, letterato ed eminente personaggio di corte - che tenne "ambo le chiavi del cor di Federigo", fin quando, accusato di tradimento, pose fine, col suicidio, ai supplizi inflittigli. L'Epistolario rappresenta una delle summae più importanti dell'epistolografia medievale e della cosiddetta ars dictandi, ed è insieme l'ipostasi di quello stilus supremus, scintillante arma delle cancellerie imperiale e pontificia negli interminabili duelli politico-teologici. L'edizione odierna colma il vuoto lamentato già novant'anni fa da Ernst Kantorowicz, che definì "compito massimo della medievalistica la sua edizione".