Il Corpo e la Comunità dei Parlanti: parole dovute, abusate, pretermesse. Casi che interrogano dall'antichità al presente
Scienze e Lettere
A cura di Pedrucci G. e Blanco Cesteros M.
Roma, 2018; br., pp. 172, ill., cm 17x24.
(Sacra Publica et Privata. 8).
collana: Sacra Publica et Privata
ISBN: 88-6687-143-5
- EAN13: 9788866871439
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Peso: 0.83 kg
«Le parole sono importanti!». Il grido memorabile è da condividere. Il linguaggio è funzione e potenziamento della comunità identificatasi nel quotidiano e nella resistenza a sopravvivere: è parte del corpo e incide sul corpo. Nella vita sociale corpo e linguaggio sono attori: prima l'insieme negli spazi comuni, per gli atti che influiscono sulla sopravvivenza. Poi i corpi singoli, in gruppi, in coppia. Corpi maschili, femminili e transgender. Il linguaggio si stratifica, tende a depositarsi in cerchie definite, come nel Lessico famigliare della Ginzburg, o nella memoria individuale. Nella comunità linguaggio e corpo si confrontano con i ritmi del vivere, risanano le mutilazioni, definiscono consuetudini e saperi condivisi. Ma strati e cerchie sono in movimento. È parte della storia identificare il livello del linguaggio, gli usi del silenzio dalla censura alla scaramanzia alla damnatio memoriae, evidenziare se esso si generalizzi in scienza e in arte, se si cristallizzi in stereotipo. In contemporanea è compito della storia evidenziare le manipolazioni del corpo e dei corpi. Dall'antico ad oggi si raccolgono casi in cui contorsioni del linguaggio consuete per determinate situazioni corporali interrogano su fenomeni rilevanti della società.