I Riti del Costruire nelle Acque Violate
Scienze e Lettere
A cura di Di Giuseppe H. e Serlorenzi M.
Roma, Convegno Internazionale, Palazzo Massimo, 12-14 giugno 2008.
Roma, 2010; br., pp. 408, ill. b/n e col., cm 17x24.
ISBN: 88-88620-83-4
- EAN13: 9788888620831
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Saggi e Studi sull'antichità
Testo in:
Peso: 0.8 kg
Il volume raccoglie gli atti del Convegno "I riti del costruire nelle acque violate", tenutosi a Roma nel giugno del 2008, con lo scopo di analizzare, tramite approccio multidisciplinare, l'insieme dei comportamenti rituali messi in atto dall'uomo nell'antichità per riparare la violazione dell'acqua. Per acqua violata si intende l'alterazione di un ordine idrogeologico causato dalla costruzione di infrastrutture, quali acquedotti, pozzi, canali, cisterne, porti, opere di drenaggio e di bonifica, che in fase di realizzazione e di vita venivano in contatto con l'elemento liquido rappresentato dalle acque marine, fluviali, lacustri, palustri, sorgentizie e di falda. Le fonti letterarie non si occupano nel dettaglio degli aspetti rituali legati alla "domesticazione" dell'acqua tramite apprestamenti idraulici e, dunque, l'unico modo che abbiamo per individuarli è quello di raccogliere le tracce archeologiche lasciate dai sacrifici e dalle attività rituali, con la massima attenzione al contesto di rinvenimento e alle strategie di scavo da mettere in campo. Attraverso una serie di casi scelti in aree geografiche diverse e in momenti storici anche molto lontani tra loro si ripercorre la nascita, lo sviluppo e l'involuzione dell'attitudine umana rispetto all'ordine naturale alterato dalla costruzione di infrastrutture idriche.