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Annuario della Scuola Archeologica di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente, Supplemento 5. Forme del sacro Scritti in memoria di Doro Levi.

Scuola Archeologica Italiana di Atene

A cura di Fede Berti.
Testo Italiano, Inglese e Francese.
Borgo San Lorenzo, 2019; br., pp. 252, ill. b/n e col., cm 21x31.
(Annuario della Scuola Archeologica di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente. Supplemento. 5).

collana: Annuario della Scuola Archeologica di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente. Supplemento

ISBN: 960-9559-20-4 - EAN13: 9789609559201

Testo in: testi in  inglese, francese, italiano  testi in  inglese, francese, italiano  testi in  inglese, francese, italiano  

Peso: 1.31 kg


Come ha ricordato più volte, a Iasos Doro Levi cercava le prove dei contatti tra i Minoici di Creta e le coste dell'Asia Minore. Nel fascicolo del Bollettino d'Arte che, nel 1985, ha raccolto vari studi su Iasos, a margine di tali scoperte, ancora scriveva: "Così, per la prima volta si sono trovati in Asia Minore, non solamente frammenti di ceramica medio-minoica, che si aggiungono ai soli finora scoperti a Mileto, ma anche resti di edifici di carattere nettamente cretese, che in qualche modo confermano la tradizione della talassocrazia di Minosse. Lo strato con resti di età medio-minoica continua verso Est...e verso Nord sotto...ruderi che bisognerà rimuovere prima di raggiungere lo strato che a noi specialmente interessa".
Se il metodo con cui si conduceva lo scavo ne garantiva e ne garantisce i risultati - per quanto la cornice di riferimento abbia poi assunto una diversa articolazione storica e sebbene oggi si osservi con qualche riserva come il più antico fosse talora ricercato e riportato alla luce a discapito del più recente - l'area della polis divenuta agora in età classica pone tuttora interrogativi per il ruolo avuto nello sviluppo dell'insediamento, sia nel "molto lontano" (sono "calcolitiche" le ceramiche che sono affiorate, abbondantissime, nelle trincee più profonde congiuntamente alla falda idrica?), sia nel "più vicino" (in quale periodo e in che forma se ne riprese possesso dopo il tardo geometrico/alto arcaismo, quando vi si seppelliva con rituali che lasciano intravedere la complessità del corpo sociale?
Oppure: quanto tempo e quali mutamenti occorsero perché si concludesse il fenomeno contrario, che dalla basilica cristiana e dal densissimo sepolcreto che la circondò ricoprendola portò a fortificare l'istmo per difendere da attacchi provenienti "da terra" quanto restava dell'insediamento? Soprattutto, cosa restava di quest'ultimo?).
Anche altri ritrovamenti sulla penisola, sebbene le ricerche sul terreno vi abbiano segnato il passo, attendono nuove letture.
Per gli studi qui raccolti a venticinque anni dalla morte di Doro Levi è sembrato quasi naturale ricevere il testimone da un tema (il sacro) che ha visto sì recenti e illuminanti contributi toccare questioni epigrafiche e architettoniche, ma che davanti a sé ha non pochi altri obiettivi da raggiungere, in ambito urbano e nella chora.

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