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Alexej von Jawlensky. Il valore della linea. Jawlensky disegnatore in dialogo con Matisse, Hodler e Lehmbruck. Aus der Linie geboren. Der Zeichner Jawlensky im Dialog mit Matisse, Hodler und Lehmbruck

Silvana Editoriale

Lugano, Museo Cantonale d'Arte, 29 settembre 2007 - 6 gennaio 2008.
Testo Italiano e Tedesco.
Cinisello Balsamo, 2007; br., pp. 215, 143 ill. col., tavv., cm 25,5x28,5.

ISBN: 88-366-0951-1 - EAN13: 9788836609512

Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Collezioni,Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura),Scultura e Arti Decorative - Monografie

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Italia

Extra: Impressionismo/Espressionismo

Testo in: testi in  tedesco, italiano  testi in  tedesco, italiano  

Peso: 1.352 kg


Per la prima volta in Svizzera una mostra si propone di mettere in luce il significato e il valore del disegno nell'opera di Alexej von Jawlensky (Torschok, 1864 -Wiesbaden, 1941).
Tra i pionieri della pittura moderna, amico di Paul Klee, Vassilij Kandinskij e Franz Marc, Jawlensky ha lasciato un cospicuo corpus di disegni che, non ancora indagato debitamente dalla critica, offre nuove prospettive di studio sulla sua ricerca artistica.
Rispetto agli sviluppi maturati nella pittura infatti - in cui, attraverso l'uso di campiture piatte di colore, di contorni neri marcati e di forme semplificate o stilizzate, giunge alla formulazione di un'icona moderna, tesa all'espressione della propria interiorità - nei disegni, cui si dedica fin dagli gli anni all'Accademia di San Pietroburgo, Jawlensky rimane solidamente ancorato alla realtà, rivelandosi dotato di una raffinata sensibilità erotica, di uno spiccato senso dell'umorismo e di una precisione analitica nell'osservazione dei dati ottici.
Proprio l'attenzione alle valenze espressive, emozionali e psicologiche della linea, porterà Jawlensky a disegnare lungo tutto l'arco della sua carriera artistica. In mostra oltre sessanta disegni e grafiche, fra cui spiccano i nudi, i ritratti di familiari e amici e gli autoritratti; un puntuale confronto è offerto dal paragone con alcune grafiche di Matisse, Hodler e Lehmbruck.
Presente anche una selezione di dipinti, che pongono in risalto la centralità della linea nella ricerca di Jawlensky, sia come elemento strutturale o disegno preparatorio, sia come inquadratura dello spazio della rappresentazione.
Il volume accoglie i testi di Angelika Affentranger-Kirchrath, curatrice dell'esposizione insieme al direttore del Museo Cantonale d'Arte Marco Franciolli, e di Gottlieb Leinz, vicedirettore della Stiftung Wilhelm Lehmbruck Museum a Duisburg.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci