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Materialbild­Material Picture­Immagine materiale. Italia (1950-1965)

Silvana Editoriale

Karlsruhe, Museum für Neue Kunst, 5 aprile - 24 agosto 2008.
A cura di Weibel P.
Testo Italiano, Inglese e Tedesco.
Cinisello Balsamo, 2009; ril., pp. 503, 140 ill. col., cm 23,5x28.
(Fondazione VAF).

collana: Fondazione VAF

ISBN: 88-366-1371-3 - EAN13: 9788836613717

Soggetto: Collezioni,Pittura,Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Italia

Testo in: testi in  tedesco, inglese, italiano  testi in  tedesco, inglese, italiano  testi in  tedesco, inglese, italiano  

Peso: 2.988 kg


Con la "cultura della materia" del Costruttivismo e il "polimaterialismo" dei futuristi, intorno agli anni venti del secolo scorso nacque una concezione del quadro e della pittura che rinunciava consapevolmente ai colori e alla tela. Nell'Italia degli anni cinquanta seguì la dissoluzione e la distruzione estetica del quadro su supporto; si giunse addirittura alla separazione tra quadro e supporto, una trasformazione che sarebbe stata gravida di conseguenze per il successivo percorso della storia dell'arte occidentale. Non solo gli artisti italiani d'avanguardia rinunciarono a raffigurare il mondo oggettivo, ma si astennero dall'uso degli strumenti tradizionali della pittura, vale a dire la tela e i colori a olio. La tela fu tagliata e perforata, compressa, sovrapposta in strati, inarcata nello spazio e dilatata. Questi lavori non sono più "quadri"; essi mostrano solo la tela in sé. In seguito si giunse a sostituire la tela con altri supporti, come fogli di plastica, legno, metallo, marmo o cemento. Si compiva così il passo che, a partire dal quadro e dal colore, portava all'opera materica. Questa consentiva il nascere di nuove relazioni tra "quadro" e osservatore. Dall'uso del metallo e di altri materiali riflettenti scaturirono i fenomeni ottici da cui ebbe origine la Op-art. I fluidi usati con funzione cromatica, il movimento rotatorio della limatura di ferro etc. diedero vita al quadro-oggetto mobile o movibile dell'Arte cinetica. La presente pubblicazione illustra in modo esauriente uno dei momenti evolutivi più importanti dell'arte europea del XX secolo, in particolare attraverso due approfonditi saggi di Peter Weibel e Klaus Wolbert, completati da un'introduzione di Volker Feierabend. Il volume documenta inoltre la mostra "Roma - Pittura aperta. Il quadro materiale nell'Italia degli anni '50 e '60", presentata nel 2008 presso lo ZKM | Museum für Neue Kunst e organizzata dallo ZKM | Karlsruhe in collaborazione con la Fondazione VAF.

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