Le stanze del Cardinale. Caravaggio, Guido Reni, Guercino e Mattia Preti
Silvana Editoriale
Caldarola, PALAZZO DEI CARDINALI PALLOTTA, 22 maggio - 12 novembre 2009.
Caldarola, Palazzo dei Cardinali Pallotta, 23 maggio - 12 novembre 2009.
A cura di V. Sgarbi e Papetti S.
Cinisello Balsamo, 2009; br., pp. 216, ill. b/n e col., 53 tavv. b/n e col., cm 24x29.
(Cataloghi di Mostre).
collana: Cataloghi di Mostre
ISBN: 88-366-1428-0
- EAN13: 9788836614288
Soggetto: Collezioni,Pittura,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Extra: Affreschi
Testo in:
Peso: 1.372 kg
Elevato alla porpora cardinalizia a soli trentacinque anni, Giovanni Battista Pallotta (1594-1668) proseguì la colta tradizione familiare avviata in età sistina dallo zio, il cardinale Evangelista, aggiornando le prospettive della sua intensa attività di collezionista in base ai più moderni indirizzi perseguiti a Roma negli anni del pontificato di Urbano Vili. L'inventario delle opere d'arte conservate nella sua residenza romana è stato il punto di avvio per una complessa indagine archivistica volta a ricostruire la consistenza della collezione del porporato marchigiano che, negli anni trascorsi a Ferrara come legato pontificio, intrattenne rapporti di committenza con Guido Reni, Guercino, Elisabetta Sirani, Cantarmi e Tiarini. Altre opere importanti furono commissionate in tempi diversi anche a Mattia Preti, riallacciando così i rapporti con la città di Cosenza della quale Evangelista Pallotta era stato vescovo. Il nucleo più importante della quadreria Pallotta passò, dopo la morte del cardinale, a Bologna, presso il conte Grassi, e da questi un gruppo di opere venne poi venduto nel 1684 al marchese Brignole di Genova. La mostra è ospitata nel fastoso palazzo dei cardinali Pallotta, eretto a Caldarola dal cardinale Evangelista e arricchito di opere d'arte da Giovanni Battista Pallotta, che vi ospitò la regina Cristina di Svezia, Casimiro di Polonia e vari principi romani in viaggio verso il santuario di Loreto.