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Incanti e scoperte. L'oriente nella pittura dell'Ottocento italiano

Silvana Editoriale

Barletta, PALAZZO DELLA MARRA-PINACOTECA GIUSEPPE DE NITTIS, 4 marzo - 5 giugno 2011.
Barletta, Pinacoteca De Nittis, 4 marzo - 5 giugno 2011.
A cura di A. Villari e Angiuli E.
Cinisello Balsamo, 2011; br., pp. 240, 192 ill. col., cm 23,5x28,5.
(Cataloghi di Mostre).

collana: Cataloghi di mostre

ISBN: 88-366-1976-2 - EAN13: 9788836619764

Soggetto: Collezioni,Pittura,Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Puglia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.414 kg


Oriente: appena di là del nostro mare, l'orizzonte si spalanca. Deserti, carovane, oasi, luce accecante e calda, confini senza limite nei quali il passaggio dell'uomo è una traccia casuale e fugace. E poi, ancora oltre, villaggi, mercati, moschee, cortili e terrazze, le rive del Bosforo, strade percorse da donne velate, da uomini dai costumi multicolori. Addentrandosi ancora più a fondo, con la fantasia laddove l'accesso è vietato, ecco infine il mondo femminile, misterioso e segreto, degli harem, degli hammam, le alcove delle odalische, corpi morbidi e invitanti, la magia della danza, occhi nerissimi. Oriente, vicino in fondo, eppure così inconoscibile e diverso per l'uomo europeo dell'Ottocento, quasi un miraggio di paradiso, un mondo sospeso fuori dal tempo, dalla modernità che incalza, dalla corruzione della civiltà e del progresso. Oriente reale per i tanti artisti, scrittori o pittori che vi si sono recati, superando le fatiche e i disagi del viaggio, ma anche Oriente solo sognato, ricreato in atelier tra tappeti persiani, bacili in bronzo, pugnali intarsiati e ceramiche, perché "l'immaginazione è più vera di quanto si pensi", come scrisse uno dei più sensibili pittori italiani del secondo Ottocento, Domenico Morelli, che mai si mosse dal suo studio napoletano.

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