I quadri del Re. Le raccolte del principe Eugenio condottiero e intellettuale. Collezionismo tra Vienna, Parigi e Torino nel primo Settecento
Silvana Editoriale
Torino, Reggia di Venaria, 5 aprile - 9 settembre 2012.
A cura di Carla Enrica Spantigati.
Cinisello Balsamo, 2012; br., pp. 319, ill. b/n e col., tavv., cm 17,5x24.
ISBN: 88-366-2335-2
- EAN13: 9788836623358
Soggetto: Collezioni,Pittura,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Piemonte e Valle d'Aosta
Testo in:
Peso: 1.028 kg
Nel 1736 un diplomatico inglese indicava i quadri della sontuosa collezione del principe Eugenio di Savoia Soissons come i "più bei dipinti [...] di ogni genere che solo le teste coronate potevano permettersi in Europa". Il volume presenta un ricco nucleo della collezione - da Reni a van Dyck, da Brueghel ai maestri nordici - che il principe Eugenio, cugino del re Vittorio Amedeo II di Savoia, il grande condottiero dell'esercito imperiale celebre in tutta Europa per le vittorie contro i turchi, raccolse per ornare le sue splendide residenze viennesi, il Palazzo di Città e il Belvedere. La straordinaria raccolta, giunta a Torino nel 1741 tramite l'acquisto di Carlo Emanuele III, fu allestita nel Palazzo Reale, dove fu ammirata e magnificata da viaggiatori e cultori d'arte di tutta Europa che lodarono in particolare la ricchezza di opere fiamminghe e olandesi, arrivando ad additarla come uno dei vertici del collezionismo moderno. Nel testo sono altresì indagate le collezioni di due personaggi di spicco della corte sabauda residenti nella Parigi del primo Settecento, la contessa di Verrua (1670-1736), elegante e raffinata amante di Vittorio Amedeo II, e il principe Vittorio Amedeo di Carignano (1690-1741), consentendo una nuova e più ampia riflessione sul gusto à la page dei collezionisti nell'Europa di primo Settecento.