Da Piffetti a Ladatte. Dieci anni di acquisizioni alla Fondazione Accorsi-Ometto
Silvana Editoriale
Torino, Museo Accorsi-Ometto, 16 febbraio - 3 giugno 2018.
A cura di Ometto G. e Mana L.
Cinisello Balsamo, 2018; br., pp. 88, 54 ill. col., cm 16,5x24.
(Arte).
collana: Arte
ISBN: 88-366-3923-2
- EAN13: 9788836639236
Soggetto: Arte del Legno (Cornice, Intaglio, Mobili..),Arte Vetraria,Arti Decorative (Ceramica, Porcellana, Maiolica),Collezioni,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.29 kg
Il Museo Accorsi-Ometto, nato per far conoscere uno straordinario patrimonio di arredi e di opere d'arte, ha tra i suoi compiti, oltre alla salvaguardia dell'arte del XVIII e XIX secolo, anche l'ampliamento delle proprie raccolte, mantenendo inalterato il gusto e lo spirito collezionistico del fondatore, Pietro Accorsi. Il volume illustra le acquisizioni operate negli ultimi dieci anni allo scopo di colmare alcune lacune espositive e, soprattutto, di "riportare a casa" capolavori dell'arte piemontese che rischiavano di migrare all'estero o di perdersi nel labirinto del collezionismo privato. Tra questi, i tre gruppi scultorei in terracotta di Francesco Ladatte, lo scultore dei re di Francia e di Sardegna, e i mobili di Pietro Piffetti, autore di alcuni tra i più celebrati capolavori dell'ebanisteria barocca. Sono solo una piccola parte degli oggetti entrati in museo: ne sono altri esempi l'incantevole Venditrice di Amorini in biscuit di Meissen del 1790-1800; le miniature francesi che ritraggono eleganti gentiluomini e nobildonne del XIX secolo; gli oggetti in porcellana della manifattura di Vincenhes e della dinastia Qing montati su bronzi dorati e, ancora, i ritratti dei Savoia di Louis-Michel van Loo e di Giovanni Panealbo, le Allegorìe di Giuseppe Bernardino Bison, gli orologi francesi e gli argenti napoletani. Tutte opere che rappresentano un omaggio incondizionato alle arti decorative e, allo stesso tempo, uno spassionato amore per il bello.