Mario Sironi. Dal Futurismo al Classicismo 1913-1924
Silvana Editoriale
Pordenone, Galleria Bertoia, 15 settembre - 16 dicembre 2018.
A cura di Fabio Benzi.
Cinisello Balsamo, 2018; br., pp. 320, 350 ill. col., cm 24x28.
(Arte).
ISBN: 88-366-4118-0
- EAN13: 9788836641185
Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 1.72 kg
Mario Sironi (1885-1961), nato a Sassari ma romano di cultura, trascorre la sua appassionata ma difficile giovinezza in compagnia dei sodali Boccioni e Severini e del comune maestro Balla. Attratti dal Divisionismo, la più avanzata delle avanguardie del tempo, sarebbero stati tra i protagonisti dell'arte europea. Il libro prende le mosse dall'adesione di Sironi al Futurismo - interpretato subito in maniera estremamente personale, con richiami a soluzioni espressive russe - per condurci fino alla complessa evoluzione del primo dopoguerra, che lo vede mantenere una convinta posizione avanguardista con l'intento di innovare i linguaggi futuristi: in questo senso vanno letti non solo gli avvicinamenti alla Metafisica di de Chirico e Carrà, ma anche il suo iniziale inserimento nel "ritorno all'ordine" del "Novecento" di Margherita Sarfatti. In questa prospettiva anche i paesaggi urbani, straordinaria conquista iconica sironiana, ci appaiono come immagini di un Futurismo riformato piuttosto che un mero ritorno a formule classiche. La personalità di Sironi emerge per la capacità di elaborare i linguaggi della modernità, traducendoli in illustrazioni politiche, pittura da cavalletto, disegni, esperienze teatrali, in una ricerca sempre in sintonia con le maggiori esperienze europee.