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I teatri storici del Polesine. Quando Gigli, la Callas e Pavarotti...

Silvana Editoriale

A cura di Biggi M. I. e Vedova A.
Cinisello Balsamo, 2021; br., pp. 112, 90 ill. col., cm 17x24.
(Architettura).

collana: Architettura

ISBN: 88-366-4777-4 - EAN13: 9788836647774

Soggetto: Architettura e Arte Civile,Storia dell'architettura

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Veneto

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.74 kg


Il Polesine fu terra di teatri. Tra Ottocento e Novecento ne erano attivi più di cinquanta, tutti o quasi dedicati alla musica e al bel canto, un numero davvero stupefacente se si tiene conto di com'erano quei territori al tempo. Per realizzarli e tenerli attivi molti cittadini si autotassavano, poi alcune difficoltà finanziarie e l'avvento del cinema ne segnarono la decadenza. In anni recenti ecco infine la loro rinascita, con il restauro e la ripresa delle attività. Nelle stagioni del passato, i pochi denari e la molta competenza hanno spinto i gestori a puntare su cantanti giovani, dei quali però si intuivano le grandi potenzialità: qui debuttò Beniamino Gigli, qui cantò un appena trentenne Luciano Pavarotti, ma vi si esibirono anche Maria Callas, Renata Tebaldi, Giulietta Simionato, Anna Moffo e Mario Del Monaco, senza dimenticare Katia Ricciarelli, figlia di queste terre.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci