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Case di artisti in Toscana

Silvana Editoriale

A cura di Ciardi R. P.
Cinisello Balsamo, 1998; ril. in tela, pp. 320, 120 ill. b/n num. n.t., 180 ill. col. num. n.t., cm 24x28.
(Architettura).
(L'architettura civile in Toscana).

collana: Architettura

ISBN: 88-8215-104-2 - EAN13: 9788882151041

Soggetto: Architettura e Arte Civile,Design,Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento

Luoghi: Firenze,Toscana

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 2.4 kg


Seppure generalmente prive di tratti architettonici distintivi e particolari, a partire dal Cinquecento le case degli artisti assumono spesso la funzione di luoghi di rappresentanza, dove il visitatore è invitato ad osservare i segni di una produzione illustre. Nella casa si percepisce una presenza, quella dell'artista che vi ha abitato, che ha lasciato traccia di sé nelle opere in essa contenute. Nell'immagine della casa si intravede dunque l'immagine dell'uomo, del suo ingegno e della sua personalità. Anche perché la dimora non esaurisce la sua funzione con la scomparsa del proprietario e promotore dell'impresa decorativa, ma è destinata ai successori, ai discendenti. Si tratta di un insediamento che assume la caratteristica della stabilità: l'abitazione può passare, come nel caso del palazzo del Giambologna in Borgo Pinti, dal maestro allo scolaro, così che quest'ultimo possa beneficiare, fra l'altro, degli arredi, degli strumenti professionali dell'annessa bottega. Limitandosi all'ambito toscano, il volume presenta una serie di esempi - lungo un ampio arco cronologico, che va dal XVI secolo ai giorni nostri - di case rese splendide da coloro che le hanno abitate. Dalle dimore vasariane a quelle di Federico Zuccari e del Giambologna a Firenze, dalla casa Buonarroti, abbellita da Pietro da Cortona che vi abitò per alcuni anni durante la sua attività fiorentina poco prima della metà del Seicento, fino agli esempi degli ultimi due secoli - quando la casa d'artista assume ancor più, essa stessa, la connotazione di opera d'arte - con lo Studio Bartolini-Romanelli a San Frediano, le dimore del pittore Arnold Böcklin a Villa Bellagio e dello scultore Ferruccio Ferrazzi a Santa Liberata: un itinerario che mostra come la casa possa arrivare a divenire museo, monumento perenne alla gloria dell'artista.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci