Dalla scena al dipinto. La magia del teatro nella pittura dell'Ottocento. Da David a Delacroix da Füssli a Degas
Skira
Marsiglia, Musée Cantini, 6 ottobre 2009 - 3 gennaio 2010.
Rovereto, MART, 6 febbraio - 23 maggio 2010.
Toronto, Musée des Beaux-Arts de l'Ontario, 19 giugno - 26 settembre 2010.
A cura di G. Cogeval e Avanzi B.
Milano, 2010; ril., pp. 408, ill. b/n e col., tavv., cm 24x28.
(Cataloghi).
collana: Cataloghi
ISBN: 88-572-0389-1
- EAN13: 9788857203898
Soggetto: Collezioni,Pittura,Saggi (Arte o Architettura),Teatro
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 2.168 kg
"Questo catalogo, che accompagna l'esposizione internazionale di Marsiglia, Rovereto e Toronto, si propone di ricongiungere alla tradizione moderna il ritorno all'antico degli anni 1750-1800. Intende mettere in evidenza un XIX secolo divorato dalla passione per il teatro, partendo dal Neoclassicismo per giungere alla smaterializzazione dello spazio scenico voluta da Appia e Craig. La mostra vuole accompagnare i visitatori in un viaggio che da David conduce al tramonto del simbolismo, attraverso un secolo e mezzo di arte europea soggiogata dal demone della scena. Non solo artisti come David, Delaroche, Delacroix e Gustave Moreau hanno progettato costumi per il teatro e hanno collaborato con i drammaturghi del loro tempo, ma la loro pittura mostra i drammi e le tensioni propri dell'universo teatrale, sia nella drammaturgia dell'immagine sia nella prospettiva e nell'impianto delle scenografie. La generazione degli artisti simbolisti, specialmente il gruppo dei Nabis, ha partecipato attivamente al teatro sperimentale della sua epoca. Il mio intento è di ribadire che esistono diverse vie che portano alla modernità in pittura. La modernità non si limita a un cammino regolare e imperturbabile verso l'astrazione, come troppo spesso si è detto. Questo catalogo permette di esplorare altri percorsi, di associare la modernità a una teatralità che non è più un percorso a senso unico ma un doppio movimento di andata e ritorno dal dipinto alla scena." (Guy Cogeval)