Giulio Paolini. Gli uni e gli altri
Skira
A cura di Lancioni D.
Roma, Palazzo delle Esposizioni, 9 Aprile - 11 luglio 2010.
Milano, 2010; br., pp. 72, ill. b/n e col., tavv., cm 21x22.
(Arte Moderna. Cataloghi).
collana: Arte Moderna. Cataloghi
ISBN: 88-572-0663-7 - EAN13: 9788857206639
Soggetto: Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura),Scultura
Periodo: 1960- Contemporaneo
Extra: New Media
Testo in:
Peso: 0.306 kg
Tra i massimi interpreti dell'arte contemporanea, Giulio Paolini (Genova 1940) ha esordito nei primi anni sessanta ed è stato tra i protagonisti dell'Arte Povera. Da sempre concepisce l'opera d'arte come una visione vertiginosa capace di evocare un numero potenzialmente infinito di altre visioni e di abbracciare un tempo dilatato, esteso a tutta l'arte passata e futura. ? A partire da Disegno geometrico del 1960, la sua prima opera conosciuta: una tela nella quale compare unicamente la squadratura geometrica anticipazione di ogni possibile immagine, Giulio Paolini persegue l'idea che ogni opera d'arte attinga a un unico, enigmatico, modello. Un pensiero, il suo, che trova rispondenza nella concezione antimoderna del grande metafisico.?? Enigma, attesa, assenza, malinconia, prospettiva, sono i grandi temi sui quali Giulio Paolini dichiara la sua affinità con Giorgio de Chirico. Ne sono testimonianza alcuni dei suoi lavori storici, come quello presentato nella mostra "Campo urbano" a Como nel 1969, nel quale compare la frase Et.quid.amabo.nisi.quod.aenigma.est? (E cosa amerò se non l'enigma?), la stessa che sigla un autoritratto di Giorgio de Chirico del 1911.
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