Wunderkammer. Arte, natura, meraviglia ieri e oggi
Skira
Milano, Museo Poldi Pezzoli e Gallerie d'Italia, 8 novembre 2013 - 2 marzo 2014.
Milano, Museo Poldi Pezzoli e Gallerie d'Italia, 15 novembre 2013 - 2 marzo 2014.
A cura di Galli Michero L. M. e Mazzotta M.
Milano, 2013; br., pp. 232, 25 ill. b/n, 118 ill. col., cm 21x31.
(Arte Antica. Cataloghi).
collana: Arte Antica. Cataloghi
ISBN: 88-572-2121-0
- EAN13: 9788857221212
Soggetto: Arte Vetraria,Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Collezioni,Saggi (Arte o Architettura),Scultura
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 1.224 kg
Questo volume e la mostra che lo accompagna vogliono estendere e rinnovare le ricerche intorno all'universo delle Wunderkammern, le "camere delle meraviglie" di epoca tardo-rinascimentale e barocca che la studiosa italiana Adalgisa Lugli aveva rilanciato negli anni Ottanta a livello internazionale come capitolo fondamentale della storia dell'arte, del collezionismo, della scienza. Il termine Wunderkammer va oggi di moda, non soltanto quando riguarda oggetti singoli, ma anche e soprattutto quando viene a connotare ambienti e stanze, stipi e credenze, scatole, armadi e atelier. Nel volume vengono rintracciate le matrici fondamentali che hanno caratterizzato storicamente le Wunderkammern, esplorandone mutamenti e declinazioni nel tempo fino alla contemporaneità. Puntando l'attenzione su tre grandi protagonisti del collezionismo enciclopedico italiano, Ulisse Aldrovandi (Bologna 1522-1605), Manfredo Settala (Milano 1600-1680), e Ferdinando Cospi (Bologna 1606-1686), si è voluto individuare un filo rosso che attraversa il Sette e l'Ottocento, con un affondo su Gian Giacomo Poldi Pezzoli (Milano 1822-1879). Infine, un percorso critico che muove dal surrealismo e giunge ai nostri giorni, proponendo un florilegio di opere più recenti, invita a un gioco di processi visivi associativi e di pensiero sull'oggi: nell'era dell'iperconnettività e dell'ipersaturazione di immagini si può ravvisare un bisogno disperato di ritorno alla meraviglia e alla natura proprio attraverso l'arte.