Women. Pietro Ghizzardi e Lisetta Carmi. La rappresentazione del genere sessuale
Skira
Cremona, MAI Museo, 13 marzo - 31 maggio 2014.
Sospiro, Villa Cattaneo, 13 marzo - 31 maggio 2014.
A cura di Mantovani A. e Franceschetti V.
Testo Italiano e Inglese.
Milano, 2014; br., pp. 160, 47 ill. b/n, 68 ill. col., 47 tavv. b/n, cm 24x28.
(Cataloghi).
collana: Cataloghi
ISBN: 88-572-2367-1
- EAN13: 9788857223674
Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Collezioni,Fotografia,Pittura,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.853 kg
Cosa vuol dire "femminilità"? Vuol dire quel carattere aggressivo e bellicoso delle donne di Ghizzardi o quello tenero e disorganizzato dei travestiti genovesi? Aspirazione di Women è la revisione critica della figura femminile e della sua rappresentazione fisica, nella decisa volontà di discostare l'idea della femminilità dall'abusato concetto artistico e culturale di grazia e bellezza, di fertile grembo o icona materna. Tramite l'opera di due artisti diversamente outsider, Pietro Ghizzardi (1906-1986) e Lisetta Carmi (1924), vengono mostrati, da un punto di vista straniante e fortemente soggettivo, i transitori confini dei generi sessuali, la mescolanza della femminilità e mascolinità in un unico corpo, sia maschile sia femminile, in una sorta di "svelamento" della realtà umana o viceversa, di un "travestimento" deformante. In maniera provocatoria, vengono affiancate opere linguisticamente e strutturalmente diverse, quasi agli antipodi: da un lato quelle "umili" ma di grande contenuto umano ed emotivo di Pietro Ghizzardi, un artista, un contadino stravagante, vissuto in condizioni misere, in estrema povertà e ignoranza, diventato pittore per istinto e vocazione disinteressata e riconosciuto come tale solo negli ultimi anni della sua vita; dall'altro quelle fotografiche, elegantissime per il rigore del bianco-nero che con cruda e innocente autenticità documentano il mondo dei "travestiti" del Porto di Genova, realizzate da una "woman", Lisetta Carmi.