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Venere. Natura, ombra e bellezza

Skira

A cura di Cieri Via C.
Milano, 2021; br., pp. 216, 140 ill. col., cm 24x28.
(Cataloghi di Arte Antica).

collana: Cataloghi di Arte Antica

ISBN: 88-572-4540-3 - EAN13: 9788857245409

Soggetto: Collezioni,Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.26 kg


Dedicato a Venere, divinità dell'Olimpo greco dalle numerose sfaccettature, il volume indaga le sue svariate raffigurazioni archetipiche, mettendone a fuoco i diversi aspetti: dalle origini classiche del mito alle sopravvivenze nella cultura, nella letteratura mitografica e poetica e nelle immagini fino al primo Seicento.
I saggi critici, le approfondite analisi delle opere e delle loro storie e le numerose immagini pubblicate in volume raccontano la Venere Pandemos, divinità legata alla fecondità naturale e generatrice di tutte le cose, la Venere Urania figlia di Ouranos espressione dell'amore divino, la Venere Cnidia di Prassitele, capolavoro assoluto dell'immaginario della bellezza femminile.
Venere è inoltre protagonista di favole e presta le sue sembianze anche ad altre figure del mito antico, dando luogo a travestimenti e a interpretazioni complesse, che animano la letteratura e l'arte rinascimentale e barocca.
Ma Venere, madre di Cupido nella mitologia antica, è anche soggetta alla variabilità delle occasioni declinando il suo potere in termini ora naturalistici ora erotici, come nel caso dell'arazzo tessuto a Mantova su disegno di Giulio Romano, ma anche in altri aspetti legati all'inganno, alla magia e alla stregoneria, che troveranno espressione nella letteratura e nelle immagini fino al Cinquecento e al Seicento.
Infine Venere resta la dea della bellezza secondo il Giudizio di Paride e dunque è divenuta il modello ideale della bellezza femminile, come testimoniano le stanze delle famose Veneri, dove venivano collezionati i ritratti delle donne più belle delle corti italiane ed europee che si confrontavano con la divinità, a partire dall'esplosione del fenomeno del collezionismo alla fine del Cinquecento e nel Seicento, come testimonia, fra gli altri il "camerino delle belle" nel Palazzo Ducale a Mantova.

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