Artemisia Gentileschi a Napoli
Skira
Napoli, Gallerie d'Italia, 1 dicembre 2022 - 20 marzo 2023.
A cura di Denunzio A. e Porzio G.
In collaborazione con la National Gallery di Londra, con Gabriele Finaldi e Letizia Treves.
A cura di Antonio Ernesto Denunzio e Giuseppe Porzio.
Milano, 2022; cartonato, pp. 304, 130 ill. col., cm 24x28.
(Arte Antica).
collana: Arte Antica
ISBN: 88-572-4850-X
- EAN13: 9788857248509
Soggetto: Collezioni,Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Campania,Napoli
Extra: Barocco & Rococò
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Il soggiorno napoletano di Artemisia, pittrice di grande talento e straordinaria interprete della lezione caravaggesca Artemisia Gentileschi (1593-1654 ca.) è certamente la più celebre pittrice del Seicento ed è uno dei rari nomi ad aver raggiunto, nella storia dell'arte, una fama universale. Autrice di dipinti di folgorante bellezza, Artemisia è infatti da considerare artista di statura europea: prima donna a guadagnare fama e ammirazione in una professione che allora era quasi unicamente appannaggio maschile. La sua condizione di donna e la sua vicenda esistenziale, continuano inoltre a sollecitare tutt'oggi questioni decisive, come il ruolo femminile nella società moderna e il suo problematico rapporto con la cultura e il potere. Nel suo itinerario biografico, dipanatosi attraverso alcuni dei più importanti centri europei (Roma, Firenze, Venezia, Napoli e Londra), Artemisia ha intrecciato una fitta serie di legami con il mondo artistico, letterario e finanche politico delle città in cui risiedette, maturando un'eccezionale consapevolezza della qualità della propria arte e della dignità del proprio status intellettuale. A Napoli, Artemisia impiantò una bottega fiorente che si avvalse della collaborazione, o semplicemente interagì, con i migliori artisti locali, da Massimo Stanzione a Onofrio Palumbo e Bernardo Cavallino. Pubblicato in collaborazione con la National Gallery di Londra, Artemisia Gentileschi a Napoli è dedicato al soggiorno napoletano di Artemisia, documentato tra il 1630 e il 1654 (con una parentesi londinese) che costituisce il capitolo conclusivo e più esteso nel tempo della sua vita, rimasto fino a ora poco indagato dagli studiosi e dai critici d'arte. Delle circa cinquanta opere presentate nel volume - appartenenti a musei e a collezioni nazionali e internazionali - metà sono di mano di Artemisia, mentre le altre risultano eseguite da pittori a lei strettamente legati, per lo più attivi a Napoli nello stesso arco di tempo. Tra i capolavori, il magnifico Autoritratto come santa Caterina d'Alessandria da Londra, il Trionfo di Galatea da Washington, Santa Caterina d'Alessandria da Stoccolma e Giudittala sua ancella con la testa di Oloferne da Oslo, oltre a due grandi tele dalla cattedrale di Pozzuoli e Sansone e Dalila dalle raccolte di Intesa Sanpaolo.