La cena di san Gregorio Magno di Paolo Veronese
Skira
A cura di Meneghetti F.
Milano, 2023; br., pp. 128, 50 ill. col., cm 15x22.
ISBN: 88-572-5089-X
- EAN13: 9788857250892
Soggetto: Collezioni,Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Restauro Tecniche di conservazione Beni Culturali,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Testo in:
Peso: 0.39 kg
Il restauro e la restituzione della maestosa Cena di San Gregorio Magno di Paolo Veronese. Considerato uno dei capolavori della maturità del Veronese, primario esponente del Rinascimento italiano e, insieme a Tiziano e al Tintoretto, della pittura veneziana cinquecentesca, il grande telero di 40 metri quadrati dipinto per il refettorio del Santuario di Monte Berico a Vicenza, torna alla sua migliore leggibilità grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo nell'ambito di "Restituzioni", il programma di restauri di opere del patrimonio artistico del Paese che la Banca cura e gestisce sin dal 1989 in collaborazione con il Ministero della Cultura. Un restauro accurato e impegnativo, sostenuto da Intesa Sanpaolo per i trent'anni di "Restituzioni. Tesori d'arte restaurati" e promosso dal Comune di Vicenza e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza, ha riportato a nuova vita questa monumentale opera, realizzata da Veronese nel 1572, unica tra le famose Cene del pittore veneto a essere ancora conservata nel luogo per il quale fu creata, il refettorio del Santuario di Monte Berico. Con il restauro del dipinto è riemersa la gamma cromatica vivace distintiva del pittore Paolo Veronese, insieme alla combinazione di luci e ombre, alla giustapposizione delle campiture di colore dove si possono distinguere anche le singole pennellate, in particolare apprezzabili sui volti e sui panneggi. L'occasione del restauro ha permesso una riflessione intorno a un dipinto molto noto fin dalle fonti seicentesche, la cui storia, tuttavia, non è stata mai organicamente ricostruita. L'approfondimento critico e materiale delle sue vicende conservative è stato possibile grazie allo studio e alle analisi svolte nell'ambito di "Restituzioni", consentendo di enucleare aspetti scientifici del tutto nuovi, insieme al ritrovamento di dati archivistici finora inediti.