Antonio Donghi 1897-1963
Skira
Roma, Complesso del Vittoriano, 16 febbraio - 18 marzo 2007.
Milano, Palazzo Reale, 23 marzo - 6 maggio 2007.
A cura di V. Rivosecchi e Benedetti M. T.
Milano, 2007; br. in cofanetto, pp. 152, ill. b/n, 83 ill. col., cm 24x28.
(Arte Moderna. Cataloghi).
collana: Arte Moderna. Cataloghi
ISBN: 88-6130-169-X
- EAN13: 9788861301696
Soggetto: Collezioni,Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 1.29 kg
La Banca di Roma, proprietaria della ricca Collezione Donghi, promuove una grande mostra monografica dedicata ad "Antonio Donghi" (1897-1963, uno fra i pittori italiani più originali del XX secolo, dopo quattordici anni dalla ultima rassegna (Spoleto e Roma 1993). Dal 17 febbraio al 18 marzo 2007 l'esposizione, ospitata al Complesso del Vittoriano, attraverso circa 80 opere tra olii, pastelli e disegni, ripercorrerà l'intero cammino dell'artista, dalle opere giovanili ai capolavori degli anni Venti e Trenta, dalle sottili indagini sul paesaggio e la pittura di genere svolte negli anni del dopoguerra, fino alla produzione degli ultimi anni. La Mostra, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, si avvale del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lazio, del Comune di Roma ed è promossa dalla Banca di Roma. La rassegna "Antonio Donghi", a cura di Maria Teresa Benedetti e Valerio Rivosecchi, è coordinata da Alessandro Nicosia e M. Cristina Bettini ed è realizzata da Comunicare Organizzando. In sintonia con importanti iniziative romane, tese a valorizzare aspetti dell'arte italiana del Novecento, la mostra "Antonio Donghi" vuole presentare al sempre vasto pubblico che anima gli spazi del Vittoriano, la personalità di un pittore esponente di quel "realismo magico" che alla fine degli anni '20 si ricollega direttamente alla tradizione figurativa della classicità rinascimentale italiana approdando ad una rappresentazione meticolosamente realistica del mondo quotidiano fissato attraverso un linguaggio raffinato, immerso in un'atmosfera sospesa tra attonita immobilità ed incanto rarefatto.