I leoni di Garibaldi. Garibaldi e i garibaldini delle terre mantovane nelle Collezioni Civiche. Catalogo della Mostra (Mantova, ottobre 2007)
Skira
Mantova, Museo della Città di Palazzo, 14 ottobre 2007 - 13 gennaio 2008.
Milano, 2007; br., pp. 128, ill. b/n e col., cm 24x28.
(Arte Moderna. Cataloghi).
collana: Arte Moderna. Cataloghi
ISBN: 88-6130-470-2
- EAN13: 9788861304703
Soggetto: Arte Libraria (Carte, Mappe, Codici Miniati),Collezioni,Pittura,Regioni e Stati,Saggi (Arte o Architettura),Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Lombardia
Testo in:
Peso: 0.926 kg
Il catalogo indaga il rapporto tra la comunità mantovana e l'Eroe dei due Mondi in occasione delle manifestazioni per il bicentenario della sua nascita. Il nucleo principale delle opere - medaglie, stampe, armi, uniformi, bandiere, cimeli, dipinti - proveniente dalle Collezioni Civiche, costituisce un patrimonio storico, documentario e artistico importante per meglio comprendere le radici e la storia della nostra comunità. Mantova ha svolto un ruolo di primo piano nelle vicende del nostro Risorgimento, soprattutto per la sua particolare posizione geografica, che l'ha praticamente inespugnabile. Inoltre va ricordata anche per un famoso processo politico, quello dei "Martiri del Belfiore", che apertosi nel 1852 terminò un anno dopo con la condanna a morte di nove patrioti italiani, tra i quali don Enrico Tazzoli, Carlo Poma e Tito Speri, e, ancora, per il cospicuo numero di soldati volontari che combatterono per il raggiungimento dell'unificazione nazionale. Ed è su quest'ultimo aspetto che si sofferma il volume che si propone di disegnare "il profilo di una provincia partecipe dell'epopea di Garibaldi, per l'adesione di consistenti nuclei di volontari mantovani alle imprese promosse dal Generale, per il rilievo e il ruolo avuto da alcuni garibaldini nel rapporto con l'Eroe dei due Mondi (da Giovanni Acerbi a Giuseppe Finzi), per il riconoscimento che Mantova gli ha voluto tributare". Medaglie, stampe, armi, uniformi, bandiere, cimeli, dipinti bene testimoniano il rapporto che univa il Generale e la città.