Tempo moderno. Da Van Gogh a Warhol. Lavoro, macchine e automazione nelle Arti del Novecento
Skira
Genova, Palazzo Ducale, 14 aprile - 30 luglio 2006.
A cura di Celant G.
Milano, 2006; ril., pp. 504, ill. b/n, 375 ill. col., tavv. col., cm 25x29.
(Arte Moderna. Cataloghi).
collana: Arte Moderna. Cataloghi
ISBN: 88-7624-765-3
- EAN13: 9788876247651
Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Cinema,Fotografia,Pittura,Saggi (Arte o Architettura),Scultura
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 2.9 kg
Il soggetto del lavoro percorre tutto il XX secolo, ponendo, attraverso lo sguardo di pittori, scultori, fotografi, grafici e cineasti, il problema della condizione degli esseri umani nella società industriale e post-industriale. Da quando il ritmo della macchina è diventato l'orologio dei comportamenti degli esseri umani, il "tempo moderno" ha investito l'arte dell'ultimo secolo sia arricchendola di nuovi contenuti, temi, soggetti, sia modificandone il linguaggio. L'essere della modernità è un essere-macchina che vive in una società di massa, caratterizzata dalla tendenza a un'assoluta omogeneizzazione di comportamenti e idee. Anche in questo contesto, la questione del lavoro è centrale: la meccanizzazione e poi automazione del lavoro lascia immaginare l'utopia della liberazione del lavoro, che però nel mondo reale si capovolge in disoccupazione e sottoccupazione. Il volume propone un itinerario di dipinti, sculture, disegni, fotografie, manifesti, video e film che, partendo da alcuni esempi delle figurazioni secondottocentesche del lavoro e dei luoghi del lavoro, dagli artisti francesi a quelli anglosassoni, attraversa tutto il XX secolo. Il libro è il catalogo della mostra curata da Germano Celant con Anna Costantini e Peppino Ortoleva, in occasione delle celebrazioni del Centenario della costituzione della Confederazione Generale Italiana del Lavoro, CGIL.