Capolavori da scoprire. Odescalchi, Pallavicini
Skira
Roma, Palazzo Pallavicini, 1 giugno - 4 giugno 2006.
Roma, Palazzo Odescalchi, 15 giugno - 18 giugno 2006.
A cura di Lepri G.
Milano, 2006; ril., pp. 104, ill. b/n, tavv. col., cm 25x29.
(Arte Antica. Cataloghi).
collana: Arte Antica. Cataloghi
ISBN: 88-7624-789-0 - EAN13: 9788876247897
Soggetto: Architettura e Arte Civile,Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Collezioni,Parchi, Giardini e Ambiente,Pittura
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 0.94 kg
Questa seconda edizione è dedicata alla scoperta di due capolavori assoluti del Seicento romano: La conversione di Saulo di Caravaggio nella collezione Odescalchi e il ciclo di Cristo e i dodici Apostoli di Rubens nella collezione Pallavicini.
La conversione di Saulo di Caravaggio nella Collezione Odescalchi è al mondo una delle poche opere dell'artista a essere conservata in una collezione privata. Commissionata nel 1600 da Monsignor Cardinale Tiberio Cerasi al Caravaggio, da lui definito "egregius in Urbe pictor" per la sua Cappella in Santa Maria del Popolo, per anni è stata letta come iconografia rifiutata in quanto contraria agli Atti degli Apostoli che parlano di grande luce e non di apparizione di Cristo a Saulo caduto da cavallo sulla via di Damasco. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che la volontà di Caravaggio facesse riferimento ai tre passi degli Atti degli Apostoli in cui si cita l'episodio: "nel terzo di questi Gesù si rivolge a Saulo parlando di apparizione. Saulo, però, colpito dalla luce non avrebbe potuto vederlo ecco perché si copre il volto ed ecco perché si parla di apparizione negli altri due passi".
Il rifiuto del dipinto probabilmente è legato solo in parte all'eccessiva concretezza dell'apparizione di Cristo; gran parte dei problemi doveva nascere dall'interpretazione dai tre passi degli Atti degli Apostoli con annose implicazioni dottrinarie. Gesù irrompendo sulla scena, conferisce al giovane Saulo di Tarso la Grazia e l'evento miracoloso non è vissuto nell'animo del giovane, ma pubblicamente: questo lo si può notare dal turbamento dello scudiero e dal cavallo infuriato.
La celeberrima serie di tredici tavole di Cristo e i dodici Apostoli di Rubens (l'unica serie di "Apostoli" completa delle due serie dipinte dall'artista fiammingo dal momento che quella conservata al Prado è priva del Cristo) fu acquistata dal Marchese Niccolò Pallavicini (amico e committente di Peter Paul Rubens) ad Anversa per la cappella del palazzo che la famiglia possedeva in quella città.
Più tardi, ante 1679, il Cardinale Lazzaro le portò a Roma, dove poi sono sempre rimasti, vero fiore all'occhiello della collezione. Queste opere, insieme al famoso ritratto di Hélène Fourment Rubens, sono probabilmente fra le prime acquisite dalla famiglia fra quelle ancora esistenti in Galleria.
Pubblicato in occasione della doppia esposizione romana, il volume presenta i due gruppi di opere attraverso gli interventi di celebri studiosi : Giada Lepri (Palazzo Pallavicini Rospigliosi e Palazzo Odescalchi), Piero Boccardo (Da Anversa a Roma, via Genova. Vicende collezionistiche ed ereditarie della seconda serie di "Apostoli" di Pieter Paul Rubens e Da Roma a Madrid, da Madrid a Genova, da Genova a Roma. Vicende della "Conversione di Saulo" del Caravaggio sullo sfondo del mercato internazionale delle opere d'arte nel Seicento), Federico Zeri (schede del ciclo di opere Cristo e i dodici Apostoli di Pieter Paul Rubens), Antonio Paolucci (A proposito della Conversione di Saulo di Caravaggio), Maurizio Calvesi (scheda della Conversione di Saulo di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio). Chiude il volume la bibliografia generale a cura di Lucia Calabrese.
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