Sandro Botticelli. De Laurent le Magnifique à Savonarole
Skira
Paris, Musée du Luxemburg, 1 ottobre 2003 - 22 febbraio 2004.
A cura di Arrasse D. e De Vecchi P.
Paris, Musée du Luxemburg, 1 ottobre 2003 - 22 febbraio 2004.
Milano, 2003; br., pp. 248, ill. b/n e col., 39 tavv. col., cm 24x28.
(Arte Antica. Cataloghi).
collana: Arte Antica. Cataloghi
ISBN: 88-8491-567-8 - EAN13: 9788884915672
Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura),Scultura
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Nessun Luogo
Testo in:
Peso: 1.5 kg
Pubblicato in occasione dell'esposizione parigina dedicata a Sandro Botticelli, il volume presenta circa trenta dipinti e disegni di Botticelli - comprendenti capolavori come Pallade e il Centauro, l'Annunciazione, La Calunnia, la Fuga in Egitto, la Madonna col Bambino, il Ritratto d'uomo con medaglia di Cosimo il Vecchio, Sant'Agostino nello studio, La scoperta del cadavere di Oloferne - affiancati da un nucleo di opere di altri artisti rinascimentali quali Leonardo da Vinci, Piero di Cosimo e Filippino Lippi.
Attraverso i saggi di alcuni dei maggiori esperti della pittura rinascimentale italiana (Daniel Arasse, Charles Dempsey, Pierluigi De Vecchi, Alessandra Galizzi Kroegel, Antonio Paolucci, Claudio Strinati), la monografia ripercorre l'iter creativo del grande maestro dall'apprendistato nelle botteghe di Filippo Lippi e del Verrocchio alle opere della maturità, analizzando nel dettaglio lo stile pittorico di Botticelli e il clima artistico e culturale della Firenze medicea dalla seconda metà del Quattrocento al primo decennio del Cinquecento. Seguono il catalogo delle opere esposte, la bibliografia, la cronologia della vita e delle opere di Botticelli e dei principali avvenimenti storici.
Sandro Botticelli, uno dei più grandi maestri del Rinascimento, nacque a Firenze nel 1445. Il suo vero nome era Alessandro Filipepi, ma ben presto ereditò il nomignolo "Botticello" con cui era noto il fratello Giovanni, per via del suo fisico tondeggiante, un soprannome che più tardi si sarebbe trasformato nel meno canzonatorio Botticelli.
Da Le vite di Giorgio Vasari apprendiamo che Botticelli iniziò il proprio itinerario artistico presso un orafo artigiano e proseguito poi presso la bottega del Verrocchio, artista che, insieme al Pollaiolo, esercitò un'evidente influenza sull'artista toscano. La grazia leggiadra e la linearità dei movimenti sono le cifre espressive caratteristiche di Botticelli, presenti già nelle opere giovanili come i primi grandi capolavori, l'Adorazione dei Magi, l'allegoria della Primavera, la Nascita di Venere e la Pala di San Barnaba. Nel 1481-1482 andò a Roma assieme a Cosimo Rosselli e a Domenico Ghirlandaio per affrescare le pareti della Cappella Sistina. Intorno al 1490 si apre per Botticelli una nuova fase di ispirazione: in quell'anno Lorenzo de' Medici, grande mecenate della signoria fiorentina, gli affidò l'incarico di illustrare la Divina Commedia di Dante, con tavole oggi sono conservate presso la Biblioteca Vaticana e il gabinetto delle Stampe di Berlino. Botticelli in quel periodo era già profondamente influenzato dalla predicazione del Savonarola e le sue opere si tingono di un non comune misticismo: le visioni mitologiche pagane lasciano allora il campo a figure prevalentemente sacre (Compianto sul Cristo morto) e morali, che esprimono grande e violenta drammaticità (La Calunnia), e che arrivano a ripiegare su forme volutamente arcaicizzanti (La Natività).
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