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Venere nelle terre di Antonio Canova

Terra Ferma

Asolo, Museo Civico, 26 settembre 2015 - 24 aprile 2016.
Asolo, Museo Civico/ Crespano del Grappa, Palazzo Reale/ Possagno, Museo e Gipsoteca Antonio Canova, 26 settembre 2015 - 24 aprile 2016.
Crocetta del Montello, 2015; br., pp. 192, ill. col., tavv. col., cm 24x29,5.

ISBN: 88-6322-282-7 - EAN13: 9788863222821

Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Collezioni,Pittura,Saggi (Arte o Architettura),Scultura

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.7 kg


L'esposizione intende illustrare il tema della bellezza declinata in tutte le sue espressioni: paesaggistica, storica, architettonica, artistica, enogastronomica. L'immagine di Venere, centrale per l'evento e identificata in assoluto come la dea della bellezza, sarà rappresentata dalle opere di Antonio Canova che hanno trattato il tema di Venere. Arriverà dalla Scozia la "Venere" di Leeds, il marmo che fu di sir Hope e che manifesta l'interpretazione più matura che Canova concepì sul tema della bellezza femminile.

Accanto a questa statua, pezzo forte del grande evento espositivo, decine di opere in gesso, carta, terracotta, tempera, olio, riproducente la figura di Venere. L'esposizione, inoltre, vede unite per la prima volta tre sedi culturali: oltre al Museo Canova di Possagno, la Fondazione Canova di Crespano (il comune vicino a Possagno che diede i natali alla madre di Canova e al fratellastro dell'artista, il vescovo Giovanni Battista Sartori) e il Museo Civico di Asolo. Mentre Possagno e Asolo sono sedi espositive (potranno essere visitate anche con biglietto cumulativo), Crespano (che conserva due opere di straordinario valore del maestro: il calco della Pietà, in duomo, che servì al fonditore del bronzo che è nel Tempio di Possagno; la basilica-santuario della Madonna del Covolo) è sede degli eventi collaterali alla mostra (dai convegni, ai concerti, dalle degustazioni dei prodotti tipici all'annullo filatelico....). Filo conduttore che unisce le tre sedi è la figura di Giovanni Battista Sartori, fratello di Canova, che ha distribuito beni e opere a tutte e tre le comunità.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci