Villa Madama. Il sogno di Raffaello
Umberto Allemandi
A cura di Napoleone C.
Illustrazioni di Listri M.
Il retro della sovracoperta presenta un piccolo strappo.
Torino, 2007; ril., pp. 175, ill. b/n e col., tavv., cm 24x34.
(Archivi di Arte Antica).
collana: Archivi di Arte Antica
ISBN: 88-422-1501-5
- EAN13: 9788842215011
Soggetto: Architettura e Arte Civile,Fotografia,Pittura,Scultura,Storia dell'architettura
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Lazio,Roma
Testo in:
Peso: 1.44 kg
Voluta da Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico, e proseguita dal cardinale cugino Giulio de' Medici, futuro Clemente VII, la "vigna del papa", poi chiamata Villa Madama, venne concepita da Raffaello sulle pendici di Monte Mario con una grandiosità emula dei palazzi dei Cesari e superiore, per sfarzo e magnificenza, alle ville medicee di Fiesole e Poggio a Caiano. La prematura morte dell'Urbinate (1520) costrinse i suoi più stretti collaboratori, Giulio Romano, Giovanni da Udine e Antonio Sangallo il Giovane, a ridimensionare e modificare la monumentale impresa, solo in parte compiuta. A tutt'oggi, dopo le aggiunte, i rimaneggiamenti e i restauri operati da Piacentini nel primo Novecento, Villa Madama, sede di rappresentanza del Presidente del Consiglio e del Ministero degli Affari Esteri, con la sua ampia loggia riccamente ornata "all'antica" e dischiusa al vasto giardino, resta uno dei capolavori della decorazione architettonica rinascimentale, emblema insuperato del mecenatismo colto e dello splendore della corte pontificia di primo Cinquecento. Il volume ne ripercorre la complessa vicenda storico/artistica, con saggi corredati da un ricco e inedito apparato di immagini che restituiscono quella palpitante suggestione che tutto il luogo ispira e che solo il genio di Raffaello poteva infondere.