Tra/Between. Arte e Architettura. Piero Sartogo e gli Artisti. Daniel Buren, Gianni Colombo, Joseph Kosuth, Fabio Mauri, Giulio Paolini
Umberto Allemandi
Roma, Maxxi, 17 aprile - 21 settembre 2014.
A cura di Bonito Oliva A.
Dvd allegato con il dialogo integrale tra Piero Sartogo e Achille Bonito Oliva.
Testo Italiano e Inglese.
Torino, 2014; cartonato, pp. 256, ill. b/n e col., tavv., cm 29,5x24.
ISBN: 88-422-2331-X - EAN13: 9788842223313
Soggetto: Architetti e Studi,Pittura,Saggi (Arte o Architettura),Scultura
Periodo: 1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 1.5 kg
Sartogo fu capace in quegli anni di produrre una vera interpretazione spaziale di temi critici, tanto che Achille Bonito Oliva curatore della mostra lo definisce "un Architetto, artefice di un dialogo tra macrospazio e i microspazi delle opere esposte. Segno di una visione interdisciplinare del progettare e del fare".
Roma Interrotta (sala Carlo Scarpa) è una riedizione della storica mostra presentata nel 1978 ai Mercati di Traiano, ideata da Piero Sartogo e organizzata da Incontri Internazionali d'Arte, caratterizzata da un approccio interdisciplinare alle arti. In quell'occasione 12 architetti di fama internazionali furono chiamati a "immaginare Roma" come se non fossero avvenute le metamorfosi urbanistiche dall'Unità d'Italia in poi.
Punto di partenza, la Pianta di Roma di Giambattista Nolli, del 1748, ultimo grande disegno urbano della città. Il risultato fu un corpus di 118 disegni originali di Costantino Dardi, Romaldo Giurgola, Michael Graves, Antoine Grumbach, Leon Krier, Robert Krier, Paolo Portoghesi, Aldo Rossi, Colin Rowe, Piero Sartogo, James Stirling e Robert Venturi, che hanno dato vita a una "Nuova Roma": fantastica, irreale e suggestiva.
Questa mostra divenuta negli anni un'icona, dopo essere stata presentata in prestigiosi musei e centri di ricerca nazionali e internazionali come il Congresso Internazionale dell'UIA di Città del Messico, il Centre Georges Pompidou di Parigi, l'Architectural Association di Londra e la Columbia University di New York , la Biennale di San Paolo e la Biennale di Venezia, arriva al MAXXI con un riallestimento arricchito che espone le 122 tavole degli elaborati dei progetti esposti nel 1978.
Le 122 tavole sono state donate da Gabriella Buonte mpo e da Piero Sartogo al museo e sono ora parte della collezione del MAXXI Architettura, completando la già ricca donazione (oltre 100.000 tra lettere, disegni, progetti, appunti, cataloghi) fatta dall'archivio degli Incontri Internazionali d'Arte al MAXXI nel 2012.
Piero Sartogo e gli artisti (Sala Gian Ferrari) Il dialogo tra Arte e Architettura è stato al centro dell'attività di Sartogo con il "coordinamento dell'immagine" di grandi mostre di arte contemporanea come Amore Mio, Vitalità del Negativo (1970), Contemporanea (1973 - 1974), la personale all'INARCH(1977) - fino al Padiglione Italiano della Biennale di Venezia (1978). Il dialogo si manifesta anche nei progetti d'architettura con alcuni dei più significativi artisti degli Anni Settanta come Daniel Buren, Gianni Colombo, Joseph Kosuth, Fabio Mauri e Giulio Paolini.
E' proprio nel segno del rapporto e del confronto creativo tra le arti di cui 'Associzione Incontri Internazionali d'Arte fu promotrice, che per Piero Sartogo e gli artisti al MAXXI sono stati scelti i progetti di architettura di Sartogo in dialogo con l'Arte, gli interventi degli artisti, documenti, disegni, modelli in cui rivive il dialogo tra gli autori.
Questo rapporto è dimostrato da opere come i due progetti di Daniel Buren dal titolo To Place e Totransgress che dialogano con il progetto dell'ICE di New York attraverso gigantografie a confronto e schizzi ideativi degli autori. Il grande ambiente Spazio elastico di Gianni Colombo, artista che collabora al progetto urbanistico di Sartogo composto da 27 torri del quartiere di edilizia popolare Gescal a Sesto San Giovanni.
Le opere di Fabio Mauri , come l'installazione Luna , presentata a Vitalità del Negativo nel 1970, e Schermo Leo Castelli in dialogo con il progetto di Piero Sartogo, Fabio Mauri, Gino Marotta, Antonio Malavasi e Furio Colombo, dal titolo Autre Nave , per la Triennale di Milano del 1968.
La collaborazione con Giulio Paolini e Joseph Kosuth è raccontata da una abitazione a Park Avenue, New York. In mostra la ricostruzione concettuale dell'appartamento, progettato da Sartogo secondo il principio della Sezione Aurea, sintetizzata da una griglia al suolo che rappresenta la crescente progressione dimensionale codificata dal principio matematico, eaccompagnata dalla riproposizione delle sette colonne progettate per la casa da Paolini, parte della serie Early Dynastic . La documentazione è completata dalla riproduzione dell'opera Door di Joseph Kosuth costituita dalla porta invisibile e dalla sua definizione.
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