libreria specializzata in arte e architettura
english

email/login

password

ricordami su questo computer

invia


Hai dimenticato la tua password?
inserisci il tuo email/login qui sotto e riceverai la password all'indirizzo indicato.

invia

chiudi

FB googleplus
ricerca avanzata

Duecentoundici giorni nello spazio. Anatoli. N. Berezovoy. Il diario, la posta, la storia. 13 maggio - 10 dicembre 1982 stazione spaziale orbitale Salyut 7

Vaccari

A cura di Vaccari S.
Testo Italiano e Inglese.
Vignola, 2009; br., pp. 56, ill. col., cm 21x30.
(La Storia Attraverso i Documenti. 25).

collana: La Storia Attraverso i Documenti

ISBN: 88-96381-04-5 - EAN13: 9788896381045

Testo in: testi in  inglese, italiano  testi in  inglese, italiano  

Peso: 0.3 kg


L'avventura del volo umano e la conquista dello Spazio da sempre hanno affascinato la mente dell'uomo. La posta, attraverso la filatelia che ne è l'interprete, diventa la miglior cronista della sua storia. Le lettere, gli annulli, i francobolli, in questa breve panoramica di posta spaziale legata al comandante della missione Elbrus, Anatoli Berezovoy, autore delle prime lettere Spazio-Terra, ce lo dimostrano. Anatoli Nikolaievich Berezovoy, pilota e cosmonauta sovietico, comandante della missione Elbrus sulla Stazione Spaziale Orbitale Salyut-7 dal 13 maggio al 10 dicembre 1982, trascorre 211 giorni nello Spazio, a quel tempo record di permanenza. Durante la missione egli scrive un diario, un racconto intimo e affascinante delle sue esperienze, sia personali che professionali, dei suoi pensieri e delle sue emozioni, racconto che mostra il vero lato umano del "vivere nello Spazio". Centrale nella narrazione è anche la corrispondenza, e la gioia provata all'arrivo delle navicelle di rifornimento e all'apertura dei sacchi contenenti i giornali, le riviste e la posta, "posta spaziale" che ci racconta l'unicità della vita nello Spazio.

COMPRA ANCHE



OFFERTE E PROMOZIONI
€ 14.25
€ 15.00 -5%

spedito in 2/3 sett.


design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci