Il Proverbio nella Letteratura Italiana dal XV al XVII Secolo. Roma 5-6 Dicembre 2012
Vecchiarelli
A cura di Crimi G. e Pignatti F.
Atti delle Giornate di Studio Università degli Studi Roma Tre Fondazione Marco Besso.
Manziana, 2014; ril., pp. 506, ill., cm 15x21.
ISBN: 88-8247-365-1 - EAN13: 9788882473655
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Testo in:
Peso: 0.62 kg
Dal XV secolo, il proverbio, legato alla cultura classica e a quella scritturale, conosce una piena riscoperta, che trova la sua sistemazione più alta negli Adagia di Erasmo da Rotterdam, stampa ti per la prima volta nel 1500. Ma il proverbio si insinua per mille rivoli, spesso con ruolo di protagonista, nei testi di numerosi autori, non solo della letteratura colta, ma anche di estrazione popolare.
l saggi contenuti nel volume prendono in esame il quattrocentesco Lorenzo Lippi, Pietro Bembo, Pietro Aretino, Anton Francesco Doni, Teofilo Folengo, Andrea Calmo, Marcantonio Piccolomini, Alvise Pasgualigo, Orlando Pescetti e Giacomo Castelvetro, le opere dei guaii sono qui lette, si può dire per la prima volta, sub specie proverbii. Ai saggi dedicati ai singoli autori si affiancano contributi su alcuni dei generi più frequentati, come la novella e la lirica cinquecentesche, il teatro e il poema eroicomico secenteschi, con un'incursione nell'ambito figurativo e un essai bibliografico.
Pur nell'autonomia dei singoli contributi, è prevalso un orientamento unitario della ricerca, che a questioni di teoria ha preferito un approccio diretto ai testi, portando ad acquisizioni critiche inedite.
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