Le città ideali
A cura di Li Vigni I. e Rossi P. A.
Aicurzio, 2020; br., pp. 298, cm 15,5x22,5.
(Collectanea. 1).
collana: Collectanea
ISBN: 88-98500-36-X
- EAN13: 9788898500369
Testo in:
Peso: 0.37 kg
Il fil rouge che informa il volume è una frase di Paul Claudel: "Chi cerca di realizzare il paradiso in terra, sta in effetti preparando per gli altri un molto rispettabile inferno", ovvero pone l'interrogativo se utopia e distopia, in realtà non nascondano un fraintendimento. Come è noto il termine utopia indica il luogo bello ma irraggiungibile e per estensione il migliore dei luoghi possibili, laddove distopia indica un luogo del tutto spiacevole e indesiderabile. Utopia dunque sta a indicare un mondo astratto, che esiste nell'immaginazione di chi lo descrive; il problema sorge quando il progetto utopico tenta di realizzarsi nella realtà del presente applicando principi e regole costruite a tavolino da chi progetta il mutamento. Infatti, così facendo, si scivola nel mondo dell'irrealtà che annulla il valore dei dati storici, filosofici e sociali e la libertà e unicità dell'uomo. È qui che l'utopia si ribalta suo malgrado in distopia. Il progetto utopico, di una città ideale dove regna l'armonia e la felicità, rimane un bellissimo sogno che può alimentare la speranza di migliorare la realtà pur mantenendo la consapevolezza che la perfezione non è purtroppo del mondo degli uomini