Libri, biblioteche e cultura nell'Italia del Cinque e Seicento
Vita e Pensiero
A cura di Barbieri E. e Zardin D.
Milano, 2002; br., pp. X-464, ill., cm 16,5x22,5.
(Università/Ricerche/Storia).
collana: Università/Ricerche/Storia
ISBN: 88-343-0763-1
- EAN13: 9788834307632
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.79 kg
La fioritura della cultura italiana si è arrestata con il Rinascimento? Ciò che segue fu a lungo solo una cultura clericale riducibile alla formula della "Controriforma"? Come accostarsi a tale ambito di studi, al di là dei luoghi comuni più schematici? Le ricerche riunite in questo volume, frutto dell'opera di un gruppo di esperti in diversi settori e discipline (dalla storia istituzionale a quella culturale, dalla letteratura alla linguistica, dalla bibliografia alla storia delle biblioteche), tentano di rispondere a interrogativi che restano cruciali per la comprensione della nostra identità 'italiana'. I libri sono stati, infatti, un veicolo potente per la circolazione delle idee e delle conoscenze all'inizio dell'età moderna. Non solo i libri in quanto prodotto di una scelta intellettuale, esito di operazioni tecnologiche e di una impresa economica, in ambito di divulgazione editoriale, ma proprio in quanto deposito privilegiato della memoria. Come tali, li vediamo raccogliersi nelle biblioteche, nelle collezioni di testi, piccole e grandi, di singoli individui e di istituzioni prestigiose. Prima ancora, i libri hanno suscitato domande, stimolato la ricerca; si sono incontrati con gli interessi e le curiosità dei loro autori e di fruitori sempre diversi. In questo dinamismo, la capacità dei libri di edificare cultura non si è bloccata con la fine della stagione rinascimentale...