Da Apicio a... Scapece
Valtrend
Edited by Abbate A.
Napoli, 2017; paperback, pp. 141, ill.
ISBN: 88-88623-91-4
- EAN13: 9788888623917
Places: Campania,Naples
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Weight: 0.61 kg
Senza dubbio l'opera più importante di gastronomia scritta in lingua latina è il "De re coquinaria" di Apicio che ha esercitato per secoli una notevole influenza sull'arte culinaria e sulla dieta. Apicio, il cui nome è legato alla gastronomia di lusso romana, divenne famoso per la sua ghiottoneria e per i banchetti lussuosi che offriva. Il suo ricettario ha fatto scuola per secoli e molte delle sue ricette sono giunte - nelle varie cucine regionali - fino ai giorni nostri: tipici lo scapece di Vasto (pezzi di pesce conservati in aceto), lo scapece di Gallipoli (pesciolini conservati nel pane grattugiato insaporito con aceto e zafferano), gli scapeci (o scabecciu, raschipece, ecc.) di verdure, soprattutto zucchine, marinate con aceto e aromi (Campania, Liguria, Calabria). Infine, particolare attenzione merita la seguente ricetta, tramandata fino a noi e diffusa in numerose regioni italiane: Per conservare pesci fritti: al momento in cui si friggono e si levano siano cosparsi di aceto caldo. Essa prende il nome di "scapece" dal latino esca Apicii (cibo di Marco Gavio Apicio). Nel volume sono contenute numerose ricette originali del "De re coquinaria" nonché ricette di pesci e verdure alla scapece della moderna cucina italiana.