Medea. Fortuna e metamorfosi di un archetipo
Esedra Editrice
Padova, 2006; paperback, pp. 272, ill., cm 21x24.
(Saggi e Materiali Universitari. Serie di Storia del Teatro. 11).
series: Saggi e Materiali Universitari. Serie di Storia del Teatro
ISBN: 88-6058-012-9
- EAN13: 9788860580122
Subject: Theatre
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Weight: 0.6 kg
Esistono miti, antichi e moderni, che possono essere definiti "ridondanti", poiché offrono alla rielaborazione letteraria e allo studio critico un'eccezionale densità di temi e pluralità di sensi. Soprattutto quando vengono tradotti in forma drammatica, danno origine a una costellazione di testi, ognuno dei quali è intessuto di richiami e di citazioni tratti dai modelli che lo precedono e, nello stesso tempo, grazie alla ridondanza del soggetto, individua e sviluppa nuclei semantici e schemi strutturali inediti, poi ripresi e rielaborati dalle riscritture successive. Tale è il caso di Medea, da intendere sia come titolazione di una vicenda teatrale sia come antroponimo della sua protagonista. Seguendo l'evoluzione del personaggio e del mito dagli archetipi classici ai più significativi rifacimenti moderni, il libro analizza l'intreccio delle costanti e delle varianti, il gioco dei rimandi e delle contrapposizioni che legano una Medea a un'altra: dalle tracce sparse della leggenda arcaica al capolavoro di Euripide, dal dramma perduto di Ovidio alla versione di Seneca, prototipo forse ancor più seguito di quello greco; dalla fedele rielaborazione euripidea di Ludovico Dolce alla tragedia di Corneille; dalla trilogia di Grillparzer all'atto unico di Anouilh.