Teatro nel Veneto. Vol. 1: La scena immaginata. Con CD Audio.

Dopo la fortunata trilogia di Musica nel Veneto, ecco una nuova collana, questa volta dedicata al Teatro nel Veneto, a proporre una lettura articolata delle vicende di teatro in relazione all'intero territorio veneto, area culturale particolarmente ricca di fermenti creativi. Il viaggio attraverso i tre volumi prende le mosse da un primo volume che indaga La scena immaginata con l'intento di indicare, attraverso una via ideale, simbolica e quotidiana, una possibilità di corrispondenza tra passato e presente. Sono presi in considerazione l'immaginario storico e contemporaneo del Veneto, la vita culturale e le manifestazioni dell'arte, gli aspetti antropologici dello spettacolo, le interferenze tra scena e società, il teatro fuori dal teatro e la quotidianità come rappresentazione. L'espressione teatrale è analizzata come il tratto che meglio delinea la fisionomia di un popolo, al punto da generare le "maschere", simbolo di un carattere territoriale. Il volume si discosta da un semplice recupero di tracce di materiali illustri, spostando l'attenzione verso la zona magica del procedimento creativo, privilegiando l'ambito dell'invenzione e della fantasia. Dall'ardito accostamento degli sfarzi delle F?s Vénitiennes alle poetiche sociali che animano i "teatri mentali di periferia", o dell'elegante "gioco di rappresentare" nel rifugio di una villa con il tentativo di tracciare la mappa di una "teatralità del consueto", emerge un unico centro propulsore che accomuna le vicende teatrali venete dall'età moderna fino ai nostri giorni, evidenziando la continuità creativa dei suoi artefici. Al centro della "scena immaginata" si rivela il tentativo di svelare le molte facce del mito di Venezia: i singoli contributi moltiplicano i punti di vista e le angolature anomale, perché provengono dalle riflessioni di poeti, artisti, scrittori, studiosi di altri linguaggi, invitati a mettere in scena se stessi, il proprio immaginario, il proprio respiro, il proprio pensiero. E come suggerisce il curatore, "alla fine, forse, si può udire il pulsare del cuore e della mente delle terre di Venezia, laddove la trama di storie e di creazioni contribuisce a esaltare la contiguità di uomini sapienti e consapevoli". Completa il volume un CD, pista sonora parallela che attraverso 13 tracce arricchisce il viaggio di suggestioni vocali, teatrali e musicali. In apertura, un'inedita registrazione di Giorgio Strehler che spiega agli attori come immagina la "propria" messa in scena dei Mémoires goldoniani, spettacolo rimasto incompiuto che assegna a questo documento il valore di un ideale testamento spirituale del regista. Si passa poi da una sorridente interpretazione della Barca di Venetia per Padua di Adriano Banchieri con Lino Toffolo come voce recitante accompagnato dai Prague Madrigalists, al travolgente Milione, quaderno veneziano di Marco Paolini; e ancora, dal sognante Stradivario di Gian Francesco Malipiero, trascrizione per pianoforte di musica per balletto, alla originale proposta di un Tasso alla barcariola firmato Jean-Jacques Rousseau. Suggellano questa prima tappa del viaggio i sapidi versi del poeta contemporaneo Andrea Zanzotto, su musiche di Mirco De Stefani e ironicamente ispirati a un mazzo di carte trevigiane.