Uno chef senza sprechi. Cucinare senza buttare via (quasi) nulla
Guido Tommasi Editore
Illustrations by Marchi B.
Milano, 2019; bound, pp. 255, ill., cm 19,5x25.
(Gli Illustrati).
series: Gli Illustrati
ISBN: 88-6753-275-8
- EAN13: 9788867532759
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Weight: 1.1 kg
"Cucinare come uno chef senza fare avanzi, senza che una sola buccia di patata o un solo gambo di carciofo finisca nella spazzatura o ammuffisca in frigorifero. Sogno? Utopia? Fantasia? Forse no. Tommaso Arrigoni, chef del ristorante stellato Innocenti Evasioni a Milano, con questo volume vuol permettere a tutti di preparare piatti gourmet senza sprechi eccessivi. Se, quindi, siete tra coloro che sognano di allietare i propri commensali con ricette eleganti e non difficili, ma allo stesso tempo non amate avere avanzi in frigorifero, questo è il libro che fa per voi. Qui troverete cinquantadue piatti (divisi in quattro capitoli dedicati ad antipasti, primi, secondi e dessert) non eccessivamente complessi ma di grande effetto e di sicura riuscita, a cui se ne aggiungono altrettanti (per un totale di 104 ricette) per usare tutti (o quasi) gli scarti ottenuti. In più una serie di suggerimenti e di consigli che vi permetteranno di sfruttare fino all'ultima lisca di pesce o briciola di pane e di cucinare in maniera consapevole e responsabile. Dopo aver letto queste pagine non butterete più nell'umido i gambi dei broccoli avanzati da un piatto di pasta, ma li trasformerete in un piacevole guacamole. Le bucce delle mele cotogne per la mostarda del cotechino saranno la base per un ottimo sidro analcolico con cui condire una zuppetta di frutta esotica. I torsoli dell'ananas utilizzato per un dessert diventeranno un insolito antipasto se accompagnati da gamberi e salvia fritta. Un libro dalla doppia anima, insomma, con la prima imparerete a preparare piatti come quelli che mangereste seduti al tavolo di un ristorante stellato, utilizzando tecniche e ingredienti da professionista, e con la seconda realizzerete ricette di recupero appetitose, appaganti e decisamente non banali." (Lydia Capasso)