Diciotto millimetri di indifferenza. La cicatrice della mia esistenza
Kimerik Casa Editrice
Patti, 2019; bound, pp. 98.
(Kimera).
series: Kimera
ISBN: 88-9375-912-8
- EAN13: 9788893759120
Subject: Societies and Customs
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Weight: 0.52 kg
"Il cancro è la forma più perversa di suicidio assistito, dove lui - il cancro - pilota senza patente un percorso mortale in cui alla fine si suicida anche lui. Il cancro non è una malattia, ma l'intifada della biologia, nella quale lui tira i sassi che sono le metastasi - conosciute anche come "secondarismi". Vivere la malattia tumorale è fare un viaggio nell'antimateria di una cellula che biologicamente è "senziente", ma mai "con-senziente", visto che per esserlo dovrebbe avere la nostra partecipazione attiva... Essere malati oncologici vuole dire vivere in trincea ogni minuto della propria esistenza come se fosse l'ultimo, senza pensare a lui; in questo, l'uomo può - se vuole crederci - pensare di essere superiore all'anticristo che tale cellula rappresenta, domando la paura della morte che è l'espressione ultima e lo scopo del tumore, che uccide la mente attraverso il suo nome ancora prima di essersi messo a dimorare come un qualsiasi cittadino del mondo nelle viscere altrui. Il cancro infatti è un cittadino del mondo che noi inventiamo con la nostra mente, cercando di sconfiggerlo biologicamente, trascurando il fatto che il cancro è il suicidio della stessa biologia che mina la nostra persona per poi morire insieme a noi in un matrimonio morganatico, dove lui resta un convivente more uxorio. Il cancro pensa anche per noi che smettiamo di pensare a causa della paura, e così Diciotto millimetri di indifferenza è diventato un soggetto da XFactor, un talento di devastazione, dove lui continua a pensare anche quando noi smettiamo di farlo perché imbottiti di morfina, che non ci fa sentire tutto il trambusto che lui pratica con i suoi secondarismi per andare da un organo all'altro... In questo lui è un essere pensante monotematico, che crede troppo in sé stesso e non si aggiorna sui protocolli della fantasia, dove lui non può entrare, perché noioso e sempre dedito allo stesso argomento: "colonizzare" per poi fare "harakiri" con noi...". Il ricavato della vendita del libro viene interamente devoluto all'Associazione Amici per sempre Chirurgia Ospedale Desio.