Spazio Immaginato e Architettura Dipinta
Barbara Aterini
Alinea Editrice
Firenze, 2013; paperback, pp. 192, b/w and col. ill., cm 24x34.
ISBN: 88-6055-692-9 - EAN13: 9788860556929
Subject: Essays (Art or Architecture)
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Weight: 1.06 kg
Diverse sono state le dinamiche con cui progettisti, architetti e pittori prospettici hanno operato a seconda dei luoghi, delle epoche, delle conoscenze tecniche ..., ma con l'obiettivo comune di arricchire ambienti e spazi, animarli attraverso architetture, figure, paesaggi e infine variarne dimensioni e forma per "correggere", superare, mitigare vincoli topografici, costrizioni volumetriche, limiti planimetrici.Se gli spazi illusivi della prospettiva rappresentano comunque un trait de union con lo spazio reale, l'esplorazione degli spazi dell'illusione attraverso il filtro delle leggi e delle costruzioni geometriche che ne permettono la decifrazione e il controllo, costituisce la proposta suggestiva offertaci da Barbara Aterini che, non senza rischi, si misura con monumenti pittorici di grande rilevanza ma anche con esperienze di più nascoste qualità.
L'articolazione del volume, frutto di ricerche pluriennali, permette un avvicinamento progressivo al tema centrale che ruota intorno alla interpretazione/ ricostruzione degli spazi immaginati e rappresentati attraverso l'impiego delle quadrature. Il nucleo più consistente di analisi è condotto su grandi cantieri pittorici del '600 e '700 di ambito fiorentino e toscano, che per ricchezza compositiva e novità delle soluzioni adottate possono essere considerati riferimenti principi nella grande stagione del quadraturismo barocco non solo toscano. Le proposte di Barbara Aterini invitano ad ulteriori percorsi nel campo delle tecniche di rappresentazione o meglio dei procedimenti geometrici messi in atto per la realizzazione di spazi e architetture, certo illusorie, ma pensate come reali e progettate, e perciò non diverse dagli ambienti costruiti e realmente esistenti. Annullando i vincoli spaziali la quadratura ricrea illusoriamente una nuova ambientazione, pone lo spettatore all'interno di spazi di cui sfuggono i contorni e le leggi. Ma la rete delle geometrie messa in atto dall'autrice aiuta a non perdersi.