È quello che ti meriti
Giulio Einaudi Editore
Torino, 2020; paperback, pp. 152, cm 14x20,5.
(I Coralli).
series: I Coralli
ISBN: 88-06-24652-6
- EAN13: 9788806246525
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Languages:
Weight: 0.73 kg
Un matrimonio ferito e ostinato è una perfetta bomba a orologeria. È un duello in cui il cuore e la testa hanno sempre lo stesso peso, e l'intelligenza può perfino complicare le cose. Quali piccole e grandi crudeltà ci si può infliggere quando si sceglie di restare nonostante tutto, mentre la fede nuziale rotola nella tasca dei jeans e poi nel cassetto delle posate? La rabbia è una passione, e la violenza del tempo che Claudia e Antonio vivono insieme, anche quando si tratta di un tempo immobile, è capace di sconvolgere entrambi, trascinandoli verso un finale imprevedibile, quasi noir. Perché ci sono due misteri da risolvere, in questo libro. Uno è sentimentale: che cos'è questo amore? Qual è la sostanza che tiene legate due persone in bilico tra il bisogno reciproco e il desiderio di vendetta? Ma l'altro mistero riguarda una colpa che non può essere nascosta per sempre. Lui è in cima a una scala appoggiata a un albero del giardino. Improvvisamente la scala oscilla, lui cerca un appiglio tra i rami e non lo trova. Lei osserva quella schiena flettersi all'indietro, quelle braccia che ruotano nell'aria. Lui precipita a terra, non si rialza. I soccorritori lo legano alla barella, lo caricano sull'ambulanza e chiedono a lei di salire. Ma lei rientra in casa, si sfila il maglione e si mette a riordinare. È cosí che comincia questo romanzo capace di ribaltare con forza tutti i luoghi comuni sull'amore. Puntando impietosamente la telecamera sulla ferocia che la delusione e l'offesa possono generare in una coppia. Quando lui, dopo l'infarto, torna dall'ospedale, tutti e due - come tenuti insieme da una colla invisibile - devono affrontare il dolore e i loro lati oscuri. L'unico linguaggio comune sembra essere fatto di poche parole fraintese e di molti gesti che nascono come carezze e finiscono per assomigliare a schiaffi.