Pietro Ruffo. Breve Storia del Resto del Mondo. A Short History of the Rest of the World
Barreca L.
Silvana Editoriale
Catania, Fondazione Puglisi Cosentino, April 3 - July 10, 2016.
Catania, Palazzo Valle - Fondazione Puglisi Cosentino, April 3 - July 10, 2016.
Italian and English Text.
Cinisello Balsamo, 2016; paperback, pp. 79, col. ill., cm 24x28.
(Cataloghi di Mostre).
series: Cataloghi di Mostre
ISBN: 88-366-3429-X - EAN13: 9788836634293
Subject: Essays (Art or Architecture),Graphic Arts (Prints, Drawings, Engravings, Miniatures),Monographs (Sculpture and Decorative Arts)
Period: 1960- Contemporary Period
Languages:
Weight: 0.42 kg
Breve storia del resto del mondo riunisce una spettacolare sequenza di opere di grandi dimensioni realizzate dall'artista romano dal 2005 ai giorni nostri. Essa va a comporre una sorta di viaggio visivo sul concetto universale di libertà o dei principi liberali nella storia politica dei continenti, attraverso i temi della colonizzazione, delle divisioni culturali, sociali, religiose da cui scaturiscono antichi e irrisolti conflitti tra i popoli del mondo.
Conosciuto per le sue grandi mappe delle nazioni, su cui schiere di libellule intagliate a mano e fermate con migliaia di spilli rappresentano l'idea della libertà, Pietro Ruffo concepisce un percorso espositivo che guida il visitatore al riconoscimento di alcuni "padri-ispiratori" del pensiero liberale e costituzionale: tra loro il politologo inglese Isaiah Berlin, cui l'artista dedica nel 2010 la serie di grandi ritratti I sei traditori della libertà, in mostra a Catania.
Ma anche poeti come il libanese Khalil Gibran, cui è dedicata l'opera Liberty House (2011): una piccola costruzione architettonica che vuole affermare il concetto che si è davvero liberi solo se il desiderio di ricercare la libertà diventa pratica quotidiana e interiore.
Attualissima traduzione artistica di una condizione geopolitica internazionale, la mostra si offre come riflessione più ampia sulle questioni da cui sono originate le più recenti e disastrose piaghe sociali: dal colonialismo, alla primavera araba, dal fondamentalismo islamico alle rivolte per i diritti dei lavoratori in Sud Africa. Ad apertura e chiusura della mostra, l'opera The Colours of Cultural Map (2015) commissionata da Luciano Benetton per il progetto Imago Mundi, un grande atlante dei paesi del mondo e delle differenze che uniscono i popoli; e SPADSVII, commissionato dalla Galleria nazionale d'arte Moderna di Roma, un biplano di dimensioni reali realizzato interamente in legno e carta.
Vincitore del Premio Cairo e del Premio New York all'Italian Academy for Advanced Studies at Columbia University nel 2010, Pietro Ruffo è oggi riconosciuto come uno degli artisti italiani più interessanti a livello internazionale. Tra i progetti più significativi, si segnalano: A complex istant -Moscow, Progetto speciale per la quarta biennale di Mosca, SLASH, paper under the knife, MAD Museum of Art and Design, New York; Apocalittici e Integrati, MAXXI, Museum of XXI Century Art, Roma. Nell'estate del 2015 realizza una scenografia per la sfilata di Valentino, che ha visto l'artista cimentarsi con un'opera su scala urbana costruendo un'intera piazza ispirata al concetto di stratificazioni.