L'Italia risorgimentale di Arcangelo Ghisleri
Milano, 2012; paperback, pp. 224.
(Polit. e Storia. Dip. st. pol. Univ. La Sapien. 43).
series: Polit. e Storia. Dip. st. pol. Univ. La Sapien
ISBN: 88-568-2577-5
- EAN13: 9788856825770
Subject: Historical Essays
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance,1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
Places: Italy
Languages:
Weight: 0.374 kg
Nell'ampio dibattito sul Risorgimento, il pensiero di Arcangelo Ghisleri trova la sua collocazione più adeguata. Nato quando ancora l'Italia era una miriade informe di piccoli Stati, l'intellettuale lombardo ne condivise le difficoltà, le speranze, i lutti, le gioie successive alla nascita del Regno sabaudo. Attento osservatore, per tutta la vita, delle difficoltà politiche, ma soprattutto culturali del paese, partecipò ai problemi di un Meridione sempre più arretrato, a quelli di un regime parlamentare debole e corrotto e, non da ultimo, a quelli di uno Stato liberale che perdeva gradualmente i propri valori, sino a snaturare se stesso in una dittatura. Il suo fu un intervento attivo, costante, scevro da ogni interesse particolare, vissuto con l'intransigenza morale di Giuseppe Mazzini e con il pragmatismo cauto ed ottimista di Carlo Cattaneo. In tale prospettiva, il suo dialogo con intellettuali di diversa estrazione politica, come Gaetano Salvemini e Giuseppe Rensi, aveva la primaria finalità di offrire alla penisola, attraverso il federalismo e la democrazia diretta, la soluzione agli storici mali che ne impedivano il progresso spirituale prima ancora che economico. L'Italia ghisleriana, quale frammento del continente, doveva contribuire a stimolare il processo sovranazionale, che sarebbe terminato solo con la nascita degli Stati Uniti d'Europa, già teorizzati da Gian Domenico Romagnosi e dallo stesso Cattaneo.