Monologo del testardo
Fili d'Aquilone
Translation by A. Brandolini.
Italian and Spanish Text.
Roma, 2016; bound, pp. 140.
(I Fili).
series: I Fili
ISBN: 88-97490-16-6
- EAN13: 9788897490166
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Weight: 0.28 kg
Fedele scultore che concepisce una scrittura poetica che è do-manda incessante, Jorge Boccanera (Argentina, 1952) interroga come un pendolo l'esterno della pagina e l'interno del poema e così facendo scrive il movimento e crea il movimento. In "Monologo del testardo" il poeta disegna l'oscillamento di temi del sempre e del "mai", come il tempo, il viaggio e l'impossibilità, mentre soppesa le cicatrici della parola, le ferite del verbo, gli squilibri della sintassi. Chiudere i versi con una sentenza; inserire una risposta che può trasformarsi in domanda; tenersi e staccarsi, nel mezzo, da una verità, da un tempo che trama, da una voce che dice e si contraddice. La sua poesia batte come un ruggito di ferro, scolorito tra dolore e stranezza. Boccanera in "Monologo del testardo" torna a rivendicare un immaginario particolare fatto di vuoto e di impossibilità, a ritrarre le certezze enigmatiche e i miraggi temporanei, le sue convulsioni poetiche. Perché è in questa scrittura che la parola torna a vedersi riflessa come in uno specchio che "riunisce ciò che il vento disperde". Dall'introduzione di Octavio Pineda.