La Ciudad Radiante. [English and Spanish Edition]
Bonito Oliva Achille
Skira
Valencia, June 4 - August 31, 2003.
Valencia, Centre Cultural Bancaixa, June 4 - August 31, 2003.
Valencia, Centre Cultural Bancaixa, 4 giugno - 31 agosto 2003.
English and Spanish Text.
Milano, 2003; paperback, pp. 264, 25 b/w ill., 122 col. ill., cm 16,5x24.
(Arte Moderna. Cataloghi).
series: Arte Moderna. Cataloghi
ISBN: 88-8491-632-1 - EAN13: 9788884916327
Subject: Essays (Art or Architecture)
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period,No Period
Places: No Place
Languages:
Weight: 0.72 kg
Allo stesso tempo, la città non è un semplice meccanismo abitabile, dove convivono attività sociali, economiche o culturali, ma riassume in sé concetti di estetica, urbanistica, comunicazione, convivenza e arte. Le città nascono da un processo nel quale si incontrano - e, a volte, si contrappongono - quegli stessi concetti che sono, inevitabilmente, diversi.
Il volume propone una riflessione su come gli artisti del XX secolo, e in particolare delle ultime generazioni - da Emily Allchurch, Amador, Olivo Barbieri, Joseph Beuys, R.A.M., Superstudio, John Cage a Lucio Fontana, Carlos Garaicoa, Kendell Geers, Thomas Hirschhorn, Cristina Iglesias, da Rafael Lozano-Hemmer , Gordon Matta-Clark, Nils Norman, Julian Opie, Nam June Paik, Mimmo Rotella a Frank Thiel, Grazia Toderi, Costa Vece, Luca Vitone, Italo Zuffi - vedono la città ideale, con le sue contraddizioni e diversità.
Come spiega Achille Bonito Oliva, "L'interesse dell'arte nei confronti della città e del suo sempre più complesso sviluppo è stato uno dei temi principali del XX secolo; è verso la fine degli anni Ottanta che si evidenzia un'attenzione particolare degli artisti nei confronti dello spazio urbano inteso soprattutto come paesaggio disarticolato, in cui confluiscono - con una tensione quasi naturale verso l'omogeneizzazione e la perdita di una identità specifica - i "nuovi migranti" portatori di nuove esigenze, di nuove forze ma anche di comportamenti, abitudini e desideri diversi.
La città sembra divenire oggetto di ricerca soltanto nella misura in cui esprime i conflitti, evidenzia le diversità, puntualizza la propria disgregante dimensione metropolitana Un deposito di energia e di violenza, di vitalità e depressione e gli artisti delle ultime generazioni, condizionati da tutto ciò, producono un'arte di documentazione che registra la negatività della città moderna, il suo equilibrio instabile e in continua tensione tra la velocità del flusso della comunicazione e la realtà di un luogo in cui convivono e si affermano identità specifiche e limitate
La Città Radiosa, che ricerca l'aspetto costruttivo della rappresentazione visiva della metropoli, corre dal modello rinascimentale attraverso le avanguardie storiche e le neo-avanguardie per arrivare a documentare l'ultima generazione del nuovo millennio."