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Il danno esistenziale nella pubblica amministrazione. Con CD-ROM

Cedam

Padova, 2007; paperback, pp. XIV-332.
(Il Diritto Applicato. 15).

series: Il Diritto Applicato

ISBN: 88-13-27391-6 - EAN13: 9788813273910

Places: Italy

Languages:  italian text  

Weight: 1.59 kg


Il danno esistenziale viene considerato come logica e necessaria conseguenza di una moderna visione della responsabilità civile alla luce dei valori costituzionali. Per danno esistenziale deve intendersi ogni pregiudizio che l'illecito provoca nel fare areddituale del soggetto alterando le sue abitudini di vita e gli assetti relazionali che gli erano propri, sconvolgendo la sua quotidianità e privandolo di occasioni per la espressione e la realizzazione della sua personalità nel mondo esterno. Esso si fonda sulla natura non meramente emotiva ed interiore, tipica del danno morale, bensì sul pregiudizio oggettivamente accertabile, attraverso la prova di scelte di vita diverse da quelle che si sarebbero adottate se non si fosse verificato l'evento dannoso. In questa prospettiva la tutela dei valori della persona è stata collocata tra i principi fondamentali dell'ordinamento ed ha assunto una particolare valenza nella risoluzione di controversie che attengono ai diritti della personalità, specialmente quelli che sono diretta espressione di valori che consentono alla persona di esprimersi anche mediante le formazioni sociali in cui si realizza la propria personalità.
L'opera, partendo dalla concezione legalitaria dei principi pratici, esamina l'evoluzione dell'ampliamento dell'area della risarcibilità e, quindi, del danno esistenziale quale categoria che supera i limiti delle tecniche ordinarie di tutela attraverso un filo conduttore unitario che lega soggetti privati e pubblica amministrazione: la tutela della persona. Questa, a sua volta, impone la reinterpretazione in chiave costituzionale della tradizionali tecniche risarcitorie. Alla luce di ciò è indubbio che l'attività amministrativa, in quanto preordinata al dovere di perseguire l'interesse pubblico nel rispetto del principio assoluto della legalità, impone l'obbligo conseguente di tutelare la sfera giuridica del soggetto privato per le conseguenze dannose che l'instaurato rapporto con l'amministrazione procedente è ipoteticamente suscettibile di provocare. Da un lato, il nocumento arrecato ad altri dalla P.A. in virtù di un proprio comportamento sanzionabile, concretizza un danno che, se ingiusto, si connota per il suo carattere di "torto arrecato" a terzi e come tale va risarcito. Dall'atro lato, ogni azione del pubblico dipendente che leda i principi posti dall'art. 97 Cost. si concretizza in un nocumento per la P.A. traducibile in una alterazione della immagine che della stessa viene fornita all'esterno ed, in conseguenza, il danno arrecato si concretizza quale ingiusto, collocandosi nell'alveo del "torto subito" dalla P.A. che, come tale, va ad essa risarcito.
Quale torto causato dalla P.A., esso può configurarsi sia nell'attività provvedimentale che in quella comportamentale della stessa (illegittimi provvedimenti, inerzia, vessazioni sul posto di lavoro etc.); quale torto subito dalla P.A. il danno esistenziale si riconduce nell'alveo del danno all'immagine le cui figure correlate sono il danno da tangente ed il danno da disservizio.
L'opera è strutturata in modo tale da poter essere di utilità sia per gli studenti che per tutti coloro che operano nel settore ovvero: studi legali, Amministrazioni pubbliche, scuole giuridiche e/o di formazione, Università (in particolare per i master di approfondimento) etc.

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