Roar. Mito americano. La biografia orale di Roger Orr
Nutrimenti
Edited by Wagner B.
Translation by N. Manuppelli.
Roma, 2024; paperback, pp. 704, cm 14,5x22,5.
(Greenwich).
series: Greenwich
EAN13: 9791255480549
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Languages:
Weight: 0.91 kg
Una biografia immaginaria. L'esplorazione metanarrativa della vita e della fama di un uomo straordinario, e completamente inventato. Un libro su Hollywood e un libro sulla storia degli Stati Uniti dell'ultimo secolo, attraverso la storia 'orale' del vulcanico Roar, personaggio immaginario, arrembante tycoon, attore, produttore, sceneggiatore, Gatsby moderno, maschera in cui Bruce Wagner, celebre romanziere e sceneggiatore americano, riversa tutto il suo genio. La storia di Roar è 'orale' perché a raccontarla sono le voci 'romanzate' di personaggi come Charlie Chaplin, Denzel Washington, Elon Musk, Steven Spielberg, Meryl Streep, Amanda Gorman, Dave Chappelle, Andy Warhol, Patti Smith, Helen Mirren, Edna O'Brien, Quentin Tarantino e così via, in un gioco di specchi fra realtà e finzione, in un mosaico geniale che è un'esplorazione metanarrativa della vita e della fama di un uomo straordinario e completamente inventato. Nato a Nashville nel 1940 e adottato da una ricca coppia di San Francisco, Roger Orr - Roar - diventa un cabarettista underground con un seguito di culto ancora adolescente, poi un acclamato cantautore negli anni Sessanta. Nei decenni successivi, il suo talento spazia nel mondo dello spettacolo, dalla regia cinematografica, ai libri, alle belle arti (dipinti, sculture), fino al mondo della medicina. Roar è anche un vorace amante sia di uomini che di donne. Solo all'età di 40 anni Roar apprende che la madre, quella biologica, è nera. A 60 anni inizia il trattamento ormonale e gli interventi chirurgici che gli restituiscono quella che aveva sempre saputo essere la sua vera identità: quella di una donna. In Roar, Wagner dipinge brillantemente un quadro vivido di un uomo dei nostri tempi e la duratura ossessione della nostra cultura per la fama.