Il boia di sua santità. Memorie
Nino Aragno Editore
Savigliano, 2021; paperback, pp. 426.
(Biblioteca Aragno).
series: Biblioteca Aragno
ISBN: 88-9380-107-8
- EAN13: 9788893801072
Subject: Historical Essays,Societies and Customs
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance,1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
Places: Italy,Latium,Rome
Languages:
Weight: 2.045 kg
"La Provvidenza, chiamiamola così, ha un sorriso sardonico. Mastro Titta, classe 1779, morto a 90 anni, boia da quando ne aveva diciassette, si chiamava in verità Giovanni Battista Bugatti. Giovanni Battista. Come il granitico profeta che fu decollato e impiattato per le vaghe astuzie di una Salomè. Il Bugatti, piuttosto, testa fina, era maestro nel mozzare il capo agli altri. Eccelleva in ogni tortura: decapitava, squartava, accompagnava all'impiccagione, mazzolava. Segava - segugio della legge - dita, orecchie, nasi, a grandine, ai poveracci che non potevano saldare il furto. Come a dire: Giovanni Battista Bugatti era l'Arcangelo Michele dello Stato Pontificio. Se nel quadro di Guido Reni, però, il celeste, dal volumetrico manto rosso, schiaccia col piede Satana e lo minaccia con la spada - attributo plastico dello Yahweh Sebaoth, il 'Dio degli eserciti', la violenza divina -, molto più modestamente Mastro Titta si occupava del male terreno, guercio, della corruzione umana, normale, nota, notevole, sporca. «Un delinquente è un membro guasto della società, la quale andrebbe corrompendosi man mano se non lo sopprimesse. Se abbiamo un piede od una mano piagata e che non si può guarire, per impedire che la cancrena si propaghi per tutto il corpo, non l'amputiamo? Così mi pare s'abbia a fare de' rei»: questa è la sintesi etica denunciata nelle Memorie di un carnefice - Il boia di Sua Santità."