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Shakespeare e il suo cinema

Book Time

Milano, 2022; paperback, pp. 64, cm 12x17,5.
(Paginedicelluloide. 1).

series: Paginedicelluloide

ISBN: 88-6218-334-8 - EAN13: 9788862183345

Places: Europe

Languages:  italian text  

Weight: 1 kg


Caleffi ama raccontarsi con le parole «Je so' pazzo je so' pazzo/ ho il popolo che mi aspetta/ e scusate vado di fretta/ [...] je so' pazzo/ ed oggi voglio parlare»: di Shakespeare e del cinema da (di) Shakespeare. Caleffi conosce il tema dalle due prospettive, dall'alto e dal basso. E, come ama fare, gioca col Bardo. È come se fosse seduto con lui a un tavolino sorseggiando un aperitivo. È come se gli proponesse dei format diversi da quelli che, da oltre quattrocento anni, diecimila, centomila volte sono stati proposti: profondi, colti, intelligenti, appropriati. È da questi aggettivi che Caleffi intende scappare. Così, in ogni senso e nonsense, le sue incursioni culturali sono piratesche e insofferenti di ogni regola precostituita. Ma c'è del metodo in questo non-metodo. Qui si viaggia in tutte le direzioni fra testi e contesti, in una sintesi di fiction e docufiction, supposizioni biografiche e biografie romanzate, e la prospettiva storica è tutto tranne che cronologica. Il teatrante Caleffi, da narratore, narra. E si mette in gioco, giocando col suo Shakespeare, da attore ad attore, da commediografo a commediografo, da regista a poeta. Ma l'autore, in quella che chiama ouverture, esce dal gioco e dal sogno, ritrova le dimensioni e, in una sorta di excusatio e di promemoria, evoca due momenti apicali della letteratura e dell'incanto: il monologo di Amleto e quello di Antonio nel Giulio Cesare. Naturalmente non tradisce se stesso, li (ri)traduce.

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