Il mito della rivoluzione massonica
Tropea
Translation by Ambrosioni N.
Milano, 2010; paperback, pp. 219, ill., cm 14x21,5.
(I Trofei).
series: I Trofei
ISBN: 88-558-0100-7
- EAN13: 9788855801003
Subject: Historical Essays
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Weight: 0.34 kg
Una tesi storica largamente diffusa e riconosciuta indica la massoneria come il vero strumento strategico che ha assicurato il successo della Rivoluzione francese: le logge, permeate dallo spirito anticlericale di correnti interne come quella degli Illuminati di Baviera, avrebbero rappresentato il centro di una cospirazione contro il trono e l'altare. Il sorprendente studio di Eduardo R. Callaey segue l'evoluzione dell'Ordine attraverso il Diciottesimo secolo per sfatare quello che lui dimostra essere un mito. La massoneria non fu affatto l'ispiratrice e l'artefice della Rivoluzione francese - e della violenza sanguinaria che ne macchiò l'epilogo. In realtà, se è vero che nelle logge del Settecento circolavano ideali repubblicani e progressisti e che molti illuministi e giacobini avevano gravitato al loro interno, i fatti dimostrano che la massoneria tradizionale, di origine giudaico-cristiana e iniziatica, fu una vittima del Terrore rivoluzionario e venne annientata in una guerra fratricida. Dalle sue ceneri sarebbe rinata una nuova organizzazione, più vicina a un partito politico che a una "scuola di misteri", in cui la dea Ragione avrebbe preso il posto dei Gran maestri dei riti esoterici. E fu proprio questa massoneria razionalista, figlia del "secolo dei lumi", a perpetuare il mito rivoluzionario e complottista, oscurando arbitrariamente l'altra anima dell'Ordine.