Il codice D'Errico
Red Star Press
Italian and English Text.
Roma, 2016; bound, pp. 64, ill., cm 17,5x24,5.
(Mondo Bizzarro. Piccoli Illustrati).
series: Mondo Bizzarro. Piccoli Illustrati
ISBN: 88-6718-135-1
- EAN13: 9788867181353
Subject: Essays (Art or Architecture),Graphic Arts (Prints, Drawings, Engravings, Miniatures),Monographs (Painting and Drawing)
Period: 1960- Contemporary Period
Languages:
Weight: 0.37 kg
"Camilla d'Errico ama far sorgere domande a chi osserva le sue opere. E, come fu per la Sfinge di Tebe, la risposta potrebbe essere nella natura stessa di chi si pone la domanda. L'uomo era l'animale nascosto nel rebus della Sfinge che Edipo indovinò. Cosa nasconde invece l'arte di Camilla, cosa c'è dietro il suo Pop Surrealismo? Proverò a indagare. La vena surreale di Camilla è affine al surrealismo onirico del pittore-poeta Marc Chagall, che sosteneva dare il pastello sulla carta "come una donna s'incipria il viso". Pittura che Apollinaire definì "soprannaturale" e che Chagall stesso, quando si rifiutò di firmare il Manifesto Surrealista di Breton nel 1924, non sentì poi così affine a quella degli altri artisti del movimento. Come fu per Chagall anche nell'arte di Camilla vi sono tratti molto affini a quelli di suoi colleghi perfettamente aderenti al Pop Surrealismo quanto tratti che se ne distanziano anni luce. Oltre all' evidente influenza dello stile grafico dei fumetti giapponesi, che rende Pop illavoro di Camilla, anche il rapporto con la sensualità avvicina la sua arte all'Oriente. L'erotismo espresso dalle sue creature è senz'altro più casto nei particolari grafici, ma non nelle intenzioni, di quello esternato dalle ragazze bioniche del guru dei manga Masamune Shirow, uno dei più noti disegnatori giapponesi in Occidente." (David Vecchiato)