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Il nudo nel nudo

Minerva Edizioni

Argelato, 2005; paperback, pp. 64, ill., cm 15x21.

ISBN: 88-7381-111-6 - EAN13: 9788873811114

Subject: Painting,Photography

Period: 1960- Contemporary Period,All Periods

Places: No Place

Languages:  italian text  

Weight: 0.19 kg


Ciò che affascina in Capellini, come nella sua anonima modella, è la leggerezza, la giocosa intimità con cui è stata inscenata l'opera, ma anche la tematica concettuale alla base dell'intera serie, che vuole essere un commento allusivo alle diverse interpretazioni del corpo, svelando allo sguardo dell'osservatore l'elementare differenza fra "naked" e "nude" in modo esteticamente efficace e pertinente. Infine, lo scopo di questa passeggiata attraverso la mostra è, ovviamente, anche quello di richiamare alla memoria la costruzione significativa, benché necessariamente transitoria, di una grande mostra: Il nudo fra ideale e realtà.

Peter Weiermair



Agli inizi del 2004 la Galleria d'Arte Moderna di Bologna dedica al tema del nudo una grande mostra curata dal suo direttore Peter Weiermair. L'esposizione raccoglie oltre 200 opere, in un percorso che attraversa tutte le avanguardie storiche del Novecento. Nessun genere meglio del nudo mostra la rottura che si è creata nell'arte tra l'Ottocento e il Novecento: l'arte moderna comincia con un elogio del voyerismo di Picasso con la tenda scostata sul palco dove si presentano "Les Demoiselles d'Avignon". Con "Les Demoiselles" Picasso dà inizio alla danza dell'avanguardia di cui il nudo rappresenta un tema fondamentale. La mostra L'Anima del Corpo di Lorenzo Capellini è stata invitata dalla GAM nell'ambito della rassegna bolognese. "Tutte le modelle di Capellini, per lo più ritratte nell'intimità degli interni e in inquadrature ravvicinate che ne frammentano il corpo - sottolinea Weiermair - sono prigioniere del fotografo che gioca con loro. Nella storia dell'arte, ma anche in quella del nudo fotografico, il nudo da tergo occupa un posto particolare: il nudo da tergo di Capellini richiama alla mente la pittura di Bonnard o di Degas, ma anche la fotografia sensuale dei francesi intorno alla metà del Novecento". Ed ecco come è nata la mostra Il nudo nel nudo. Lorenzo Capellini visitando la mostra Il nudo fra ideale e realtà e aggirandosi tra sculture, dipinti e disegni pensò di fare una mostra della mostra, ma con una cosa in più: nei giorni di chiusura al pubblico portò una modella e, nuda tra i nudi, la fece dialogare con le opere d'arte...

Lorenzo Capellini inizia l'attività di fotografo nel 1958 a Londra, collaborando a giornali inglesi, con Il Mondo di Mario Pannunzio e con la RAI. Nel 1964 si trasferisce in Africa dove realizza reportages fotografici. Alla fine del 1968 torna a vivere in Italia, concentrando il suo lavoro soprattutto sugli artisti. È del 1974 il volume e la mostra sulla vita di Francesco Petrarca, primo esempio di biografia per immagini della letteratura italiana. Dal 1974 al 1986 si trasferisce a Venezia con l'incarico di fotografo della Biennale. Di quel periodo i volumi: Il Segno Teatrale, 1974-1978 Cronache di un quadriennio, Carnevale del Teatro. Con Alberto Moravia nel 1979, e negli anni successivi, torna in Africa per dei reportages per il Corriere della Sera. Dal 1984 al 1990 è fotografo ufficiale del Teatro Comunale di Bologna. A Parigi, nel settembre 1989, per il Centre Georges Pompidoux realizza una mostra personale. Nel 1990 esce L'autunno di Berlino, un libro sul crollo del muro. Inizia, su suo progetto, la collana di guide di architettura di città italiane. Nell'ottobre 1995 si apre in Umbria una mostra retrospettiva, curata dalla Fondazione Italiana per la Fotografia. Per il Teatro alla Scala di Milano fotografa spettacoli di balletto e opere liriche. Nel 1997 esce il libro La Biennale di Venezia dal vivo, cui seguiranno le edizioni del 1999, 2001, 2003. Nel 1998 la mostra e il volume Fotografia/Scultura, Lorenzo Capellini/Giò Pomodoro. Nell'ottobre 1999 vengono allestite due sue mostre: a Milano Bellezza senza tempo e a New York presso la Galleria della New York University. Nel dicembre 2000 a Padova la mostra Schiene. Del 2001 il volume Il Prato della Valle e nel 2003 L'Odéo Cornaro, entrambi con testo di Vittorio Sgarbi. Nel 2002 il volume Giotto-Vis-à-vis, i volti nella Cappella degli Scrovegni, dopo il restauro degli affreschi. Nel 2003 a Padova, Palazzo della Ragione, la sua mostra Gli anni '60 nelle fotografie di Lorenzo Capellini. Nel febbraio 2004 la Galleria d'Arte Moderna di Bologna, in occasione della rassegna Il nudo fra ideale e realtà, lo invita con una sua personale di 100 nudi femminili L'Anima del Corpo. Nel 2005 la mostra e il volume Il nudo nel nudo.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci